TERRACINA – Fa caldo, molto caldo, ma è il suo periodo.
Siamo nel pieno di un’estate che se a livello meteo si ripromette di essere fortemente infuocata, i metereologi locali riscontrano proveniente dal Palazzo folate di vento e gelo polare.
Gli osservatori delle cose politiche affermano in coro che questo fatto meteorologico avverso è dovuto agli effluvi di dichiarazioni stampa degli eletti e nominati in merito alla professione di fede per la città e per i terracinesi tutti.
Sul fronte del fare però il niente nel frattempo avanza imperterrito.
Certo è presto per giungere a considerazioni critiche sul lavoro dei vertici del Palazzo ma per questo sono anche disposta ad aspettare i prossimi anni per plaudire la meglio gioventù a cui i terracinesi hanno affidato la missione di governarli.
L’estate 2016 si prospetta per Terracina quindi fiammeggiante e calda: con il suo mare di un colore che soltanto le alghe sottoposte al gran caldo possono offrire, un campo sportivo (il Colavolpe) che dopo la trebbiatura si avvia alla riapertura.
Mi aspetto, prestissimo, l’attappamento delle infernali buche stradali disposte sull’intero territorio comunale, una pianificazione diversa della movida che tanti malumori in questi anni ha prodotto, con decine di cittadini carcerati all’interno di un vasto perimetro urbano, recintato ad hoc.
Ma con calma e gesso, perché fa caldo, molto caldo.
Entrando in città dall’Appia continua nel frattempo a fare bella mostra sul fiume Linea tonnellate di erbe infestanti che alimentano un odorino che gli specialisti hanno classificato simile all’effluvio di Chanel n.5.
Un vero tocco di eccentricità che non guasta per una città che ambisce a traguardi importanti in provincia, in regione, nel mondo.
Proseguendo dall’ingresso nord, sulla parte sinistra, c’è l’ospedale Fiorini, grande ammalato al cui capezzale si è alternata negli anni la migliore rappresentanza politica.
Per la soluzione dei suoi problemi i cittadini non disperino, tutte le problematiche saranno risolte alla grandissima.
Però con calma perchè fa caldo, molto caldo. Del resto è il suo periodo.
In questi giorni infuocati dall’afa, c’è poi chi pensa di cambiare il management di Acqualatina e pronto a istituire un’altra bella società comunale o paracomunale che si occupi della manutenzione della città.
Intuizioni politicamente e amministrativamente brillanti.
Da cittadina rimango fiduciosa che a breve mi saranno serviti miracoli a “beverone”.
Gina Cetrone
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