160 falsi operatori socio sanitari. Due veri e propri “diplomifici” a Latina e ai Castelli Romani che hanno attuato la truffa consegnando falsi attestati, simulando lezioni in presenza e tirocini in aziende ospedaliere e case di cura. Un maxi raggiro andato avanti per quattro anni. Quattro le persone arrestate, due gli istituti sequestrati dai finanzieri.
L’operazione – denominata “Magic Oss” – ha preso il via nel 2020 (anno della pandemia mondiale del Coronavirus) dopo centinaia di querele presentate alla finanza, sia dalla Regione Lazio che dalle persone iscritte, che pensavano potessero conseguire il diploma in maniera regolare. Dopo quattro anni di indagini le fiamme gialle di Velletri, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno fatto luce sull’organizzazione criminale che, attraverso due istituti con sede a Velletri e Latina, rilasciava diplomi di “operatore socio sanitario” e attestati di specializzazione in “primo soccorso e sicurezza sul lavoro” senza il necessario svolgimento dei corsi formativi e dei tirocini obbligatori. Le indagini, avviate a seguito di segnalazioni della Regione Lazio e di numerose querele, hanno accertato che oltre 160 persone provenienti da tutta Italia hanno ottenuto false qualifiche, in alcuni casi persino durante situazioni improbabili: emblematico il caso di uno spacciatore di droga, residente in Toscana, sottoposto agli arresti domiciliari, che risultava formalmente presente alle lezioni frontali.
Secondo quanto si apprende i corsi dovevano coprire un arco di 1012 ore. Di queste il 50 per cento (506 ore) dovevano essere teoriche – in presenza e online – con i registri, presenze falsificate L’altra metà delle ore di formazione dovevano essere invece di tirocnio, 253 ore in aziende ospedaliere e altrettante in strutture sanitarie e residenze per anziani (Rsa).
Concluse le indagini i finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di privati, della Regione Lazio e per falsificazione di atti pubblici.
Su richiesta della procura, il Gip di Velletri ha disposto anche il sequestro preventivo di circa 120.000 euro, somma pari al contributo erogato dalla Regione Lazio alle società coinvolte nell’ambito del programma Garanzia occupabilità dei lavoratori (Gol), finanziato con fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Una importante operazione che ha trovato l’apprezzamento del ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara: “Un ringraziamento alla guardia di finanza, al comando provinciale di Roma e alle fiamme gialle di Velletri per l’operazione che ha portato allo smantellamento di due “diplomifici”. Qualsiasi attività di falsificazione di qualifiche e titoli mina la credibilità e la qualità del sistema educativo e formativo del nostro Paese. Queste operazioni fanno seguito al protocollo stipulato fra il ministero dell’Istruzione e del merito e la guardia di finanza proprio per contrastare il fenomeno dei diplomifici. Questo protocollo, che sta dando risultati molto importanti, rappresenta un tassello fondamentale per la tutela della trasparenza del nostro sistema di istruzione, affinché ogni titolo scolastico rilasciato agli studenti sia sempre sinonimo di competenza e merito e garantisca strumenti formativi adeguati per un efficace inserimento nel mondo lavorativo”.
(Fonte Roma Today )
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