Qual è l’atleta pontina che ha vinto di più in carriera? Un nome sale subito alla ribalta: Novella Schiesaro. E’ cresciuta nella Cestistica Latina, ha lasciato il capoluogo pontino a 16 anni per Cesena, giocando subito nella massima serie. La conobbi bambina, era la nipote di una signora di Correggio che viveva con il marito in via Spalato. In Romagna è maturata ed ha imparato molte cose. I romagnoli hanno il senso della provvisorietà della vita, il gusto della beffa e un insaziabile bisogno di libertà. Ci sono poi delle sfumature che caratterizzano le varie città della Romagna e che si possono rintracciare nelle gesta e nel comportamento dei loro abitanti.

“La lieta Novella”. Così tante volte hanno titolato giornali sportivi di alto livello e le riviste specializzate. Il riferimento era per Novella Schiesaro – nata a Latina nel 1963 – che ha collezionato ben 105 presenze in maglia azzurra. È cresciuta nel florido vivaio della Cestistica con coach Pennacchia. Con il club presieduto da Giorgio Tasciotti ha conquistato un titolo italiano Allieve a Castrocaro Terme e una promozione in A2. A soli 16 anni Novella è partita per Cesena, da lì una carriera incredibile, specialmente con la nazionale italiana. Suo coach Paolo Rossi, il diesse era Angelo Conti. Una maglia azzurra che Novella ha indossato ben 105 volte, portandola in giro per l’Italia ed il mondo. Con tanti successi e soddisfazioni.

 

Il suo curriculum è di quelli che lasciano senza fiato: nel 1995 l’oro alle Universiadi in Giappone e l’argento agli Europei, nel 1996 le Olimpiadi negli Stati Uniti. E poi: 6 titoli giovanili, 2 scudetti nazionali, 1 Coppa Campioni, 2 Coppe Ronchetti, 3 Coppe Italia, 2 Super Coppe. Una vita fatta di scudetti, Coppe dei Campioni, Coppe delle Coppe, Coppe Italia, tricolori giovanili di club nelle categorie Allieve, Cadette e Juniores. Tanti titoli, tutti da protagonista, che ne hanno fatto una delle giocatrici più rappresentative in Italia. Ed una delle atlete più forti della città di Latina. “Difficile dire qual è stato il momento più bello della mia carriera – dice Novella – I ricordi sono tanti, dal primo scudetto, alla finale di Coppa a Las Palmas giocata davanti a 5.000 persone. Certo, la partecipazione alle Olimpiadi è il sogno di ogni atleta. Ad Atlanta ho vissuto un susseguirsi di emozioni incredibili”. Cesena, Parma, alcune delle squadre più importanti nelle quali ha giocato. Un girovagare nel basket nazionale durante il quale ha seminato tante amicizie. La sua compagna olimpica Angela Adamoli e la forte play Nicoletta Casellin le amiche più care. “Non conosco mezze misure – afferma sorridendo – o mi amano, o mi odiano, però tutti mi rispettano”.

 

Nel 2013 Novella è stata insignita del prestigioso premio come miglior allenatore della Serie A3 Femminile.

Cosa si prova a passare dal campo alla panchina? E’ Novella Schiesaro a spiegarlo: “Allenare e giocare sono due mondi distinti e separati – dichiara – quando sei giocatrice quello che fai dipende da te, quando alleni dipende dagli altri. Certo gli anni vissuti sul campo hanno rappresentato una parte importante della mia vita, di cui ne faccio tesoro oggi che alleno. Diventare allenatore significa compiere quel saltino in più che ti porta a diventare responsabile della crescita sportiva e umana di un gruppo. Per questo, sono felice di trasmettere la mia esperienza a ragazze dalle grandi qualità”.

Attualmente Novella lavora nel settore giovanile femminile della Academy Latina e Bull Basket.


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