LATINA – Essenziale l’istituzione di una cabina di regia coordinata dalla Prefettura come previsto del “Protocollo di intesa prevenzione contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura del 14 luglio 2021”, in attuazione della “Legge n.199 del 29 ottobre 2016 per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura”
Ermanno Bonaldo, Presidente della Lega Territoriale Copagri Latina, ha introdotto i lavori in uno degli incontri previsti dal Progetto Mixitè, promosso dalal’ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con la Caritas Roma e la Caritas Latina – che si è tenuto nei giorni scorsi c/o l’Oratorio Sant’Anna di Pontinia.
Il Progetto Mixitè è un campo europeo di condivisione e di servizio con le realtà migratorie di Roma e di Latina. In particolare, le attività si sono svolte al fianco dei migranti, supportando varie Associazioni che operano sul territorio affinché ogni persona possa sentirsi accolta e rispettata e capace di spendere le sue potenzialità per il bene comune.
Bonaldo nella sua relazione “Migranti e Caporalato in Agro Pontino” ha toccato diverse tematiche, con la premessa che nel futuro dell’Italia e del nostro Territorio è iscritta l’immigrazione: i braccianti stranieri nel sistema agricolo Pontino sono, secondo l’ISTAT, 53.000, il 7,65% della popolazione totale. Nel Territorio compreso tra Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia e Pontinia, la comunità Sikh, occupata prevalentemente in agricoltura, rappresenta il 12% della popolazione.
Unitamente a questa significativa presenza di lavoratori stranieri vi è il fenomeno del “caporalato” che con il tempo si è trasformato non limitandosi più a trasportare i braccianti sui campi. Esso estende la sua dimensione di servizio all’impresa e ai lavoratori ad almeno altre tre attività: il collocamento locale e nazionale; il trasporto, il vitto, l’alloggio e il soddisfacimento a pagamento di altri bisogni; il rispetto dei tempi di raccolta.
Come in altre mafie più tradizionali, il caporalato impianta un interessante ed efficace sistema di welfare, anche aziendale, sostituendosi allo Stato (nelle sue diverse articolazioni per funzioni e territori) e all’impresa. Il giro di affari che ne consegue è enorme.
Bonaldo ha illustrato il Disegno di Legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura approvato il 18 Ottobre 2016 e il Protocollo di intesa “Prevenzione contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura” firmato il 14 luglio 2021. Quest’ultimo, rispetto agli impegni assunti dai ministeri dell’Interno, del Lavoro e dell’Agricoltura è fondamentale che le Prefetture a livello locale assicurino un rappresentante alle iniziative delle sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità.
Che vengano rafforzate e qualificate le attività di vigilanza attraverso task force multiagenzia in quanto, per un adeguato contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro, è indispensabile che i servizi ispettivi siano tra loro coordinati in modo continuativo e che l’Ispettorato del Lavoro sia dotato di un numero adeguato di ispettori, specializzati per il comparto agricolo.
Inoltre va incentivata l’adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità tramite un meccanismo di premialità.
Dopo una analisi, seppur non esaustiva, vista la complessità del fenomeno “caporalato” – Bonaldo ha sottolineato che le aziende “non virtuose” sono la minoranza mentre molte sono le aziende che rifiutano di arrivare a tali compromessi. “Queste aziende lottano contro la crisi del settore agricolo e contro i “colossi internazionali”, portando avanti progetti di filiera corta, certificata, etica e permettendo ai lavoratori di avere contratti regolari e condizioni di lavoro dignitose tramite la sinergia con tutte le parti sociali”.
Infine evidenziato il prezioso lavoro di accoglienza e assistenza offerto dalle parti sociali e dal Fondo Sanitario Fislas, il Fondo di Assistenza Integrativa per i lavoratori del settore Agricolo.
Il Fislas, si rivolge ai lavoratori delle aziende agricole che applicano i CCNL Il Fondo fornisce ai lavoratori agricoli Assistenza Integrativa nel rispetto di quanto prescritto dal CCNL stipulato tra le parti firmatarie del Cpl. Sempre all’interno del Fislas – Ente Bilaterale
per l’Agricoltura Pontina le parti hanno costituito un “Centro di formazione agricola per la provincia di Latina” in stretta relazione, da una parte, con le costituzioni competenti in materia di formazione professionale, continua e permanente e, dall’altra, con il mondo delle imprese all’interno del quale opportunità e offerta formativa si incontrano e si adattano alle caratteristiche provinciali del mercato del lavoro. La promozione della formazione è sia gli operai che per le aziende del comparto agricolo.
Bonaldo ha concluso la presentazione con questa citazione: “Il lavoro nero da solo pessimi frutti… scegli i frutti della legalità!”
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