ROMA – Discariche abusive, malagestione, utilizzo di impianti non idonei per lo smaltimento dei rifiuti. L’emergenza rifiuti a Roma non conosce soste. Farwest, la trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Salvo Sottile e in onda ogni lunedì in prima serata, ha fatto un “viaggio” tra rifiuti e discariche abusive per scoprire la mala gestione della raccolta che favorisce l’indifferenziata a danno dei cittadini che vivono nei pressi degli impianti di stoccaggio e smaltimento.  Un meccanismo palesemente mal funzionante che va avanti da anni.

Farwest è in possesso di documenti che attestano che Ama ha conferito, e conferisce tuttora, i propri rifiuti presso impianti Tm, cioè di trattamento meccanico, come il CSA di Castelforte. Un centro non idoneo a farlo secondo quanto stabilito dai giudici del TAR del Lazio, ma a cui l’AMA sceglie comunque di appoggiarsi.

Nella sentenza si dichiara infatti che il centro di Castelforte non è adatto al trattamento dei rifiuti della Capitale perché contenenti una frazione di organico del 30%, quando il Tm può accogliere al massimo una frazione del 15%. Secondo la dirigenza del Csa di Castelforte – però –  le responsabilità ricadono sull’Ama e sulla Regione Lazio che, in deroga al principio stabilito dalla sentenza, decide comunque di affidare loro il compito dello smaltimento dei rifiuti.

Ma non basta. Sono gli stessi dipendenti dell’Ama che esprimono a Farwest la loro perplessità rispetto alla gestione della municipalizzata. “Il messaggio che Ama da all’utenza è io non voglio la differenziata, io voglio l’indifferenziata…È proprio il preposto che dice porta via tutto, fai tutto indifferenziato e porta via tutto”.

All’interno dell’azienda municipalizzata incredibilmente ci sarebbero indicazioni volte a raccogliere quanto più rifiuto indifferenziato possibile. Che poi deve essere necessariamente convogliato nelle discariche fuori regione e fuori nazione. Con costi altissimi a scapito dei cittadini.


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