C’è timore in Francia per la nuova misura emanata questo mercoledì, una sorta di lock-down di mezza giornata che impedirà a chiunque di uscire di casa nella parte serale e notturna della giornata (salvo chi rientra da lavoro o ha un motivo valido per farlo).
Macron si appella al senso civico, lo stato non può fare da guardiano. In una Francia duramente colpita da questa seconda ondata e con contagi fuori controllo si cerca una soluzione che eviti un secondo disastroso confinamento. Dopo aver anticipato il resto dell’Europa sull’utilizzo delle mascherine nei luoghi aperti (misura in gran parte rispettata dai francesi), il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha presentato lo scorso mercoledì una serie di nuove misure.
La più importante prevede l’istituzione di un coprifuoco fra le 21 e le 6 a partire da sabato, nella regione di Parigi, l’Île-de-France, ed 8 città metropolitane, per almeno quattro settimane.
Limitare i momenti di convivialità
In circolo ormai da giorni, la notizia è stata confermata mercoledì sera alle 19.55 dal presidente Emmanuel Macron. Un « couvre-feu », come lo chiamano i francesi, nient’altro che la traduzione di coprifuoco. Sarà in vigore dalle 21 di sera sino alle 6 del mattino per 4/6 settimane, a partire da questo sabato, nelle 9 grandes métropoles, equivalenti alle nostre Città Metropolitane : l’intera région Île-de-France (Parigi) , Grenoble, Lille, Lyon, Aix-Marseille, Montpellier, Rouen, Saint-Étienne et Toulouse.
« Lo facciamo per frenare la diffusione del virus, proteggere i più vulnerabili, così come il nostro sistema sanitario -ha spiegato il capo dello stato- L’idea è quella di limitare i momenti di convivialità. Per questo il coprifuoco è una misura adeguata».
L’obiettivo dichiarato è di far scendere il numero dei nuovi casi giornalieri fra i 3000 e i 5000, contro i 20.000 odierni, per fare in modo che i posti occupati in terapia intensiva non superino il 10/15%del totale.
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