LATINA – La destra pontina è viva e ha risposto come meglio non poteva alla “chiamata” di Italo Bocchino, ex deputato di Alleanza nazionale e del Pdl che giovedì pomeriggio ha presentato al Circolo Cittadino di Latina il suo ultimo libro “Perché l’Italia è di destra”. Sala gremita da un pubblico attento e interessato. A organizzare l’appuntamento è stata l’associazione Destra Pontina con in prima fila l’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo e l’ex assessore comunale Maurizio Guercio. Ad intervistare Italo Bocchino è stato il direttore di Latina Oggi Tonj Ortoleva.

Ad aprire la serata è stato Maurizio Guercio, che ha saluto i presenti e presentato l’onorevole Bocchino, giornalista e scrittore ed in passato deputato per An e Pdl. L’iniziativa, ha spiegato, “vuole rappresentare anche il rilancio dell’associazione Destra pontina, che conta di organizzare questi appuntamenti in modo periodico, per rilanciare il dibattito politico in città. Il nome, Destra pontina, richiama il mensile del Msi che per anni è stato fucina della classe dirigente provinciale della destra”.

Poi ha preso la parola per un saluto l’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, mai banale nei suoi interventi. “Mi sento un alfiere di quella destra pontina di un tempo, e non sono il solo – ha esordito Zaccheo, visibilmente emozionato – Qualcuno ci dice “siete un po’ antichi”, ma questo per noi è un pregio: abbiamo memoria storica, ricordiamo cosa significa fare politica sul territorio”. Così, ripercorrendo 60 anni di militanza, Zaccheo ha lanciato il suo appello: “È grazie alle lotte di un tempo, basate su principi e valori a cui abbiamo dedicato la nostra esistenza, che si è tracciato il solco per quella che oggi è la destra di governo. Eppure, siamo di fronte ad una vera e propria crisi dei partiti, dove il corpo elettorale che resta a casa è quasi il doppio di chi va alle urne. Questa è una democrazia incompiuta: i partiti non forniscono l’offerta che la gente merita. I partiti devono tornare a riappropriarsi del loro ruolo, essere centrali. Così come gli eletti, che dovrebbero essere veri mediatori sociali sul territorio. C’è bisogno di più politica”.

D’accordo sul principio anche Italo Bocchino, che proprio di politica ha parlato per oltre un’ora presentando il libro “Perché l’Italia è di destra”. Il direttore di Latina Oggi gli ha chiesto, in particolare, dove va questa destra. “Oggi c’è una narrazione distorta, io racconto che cos’è la destra oggi e i suoi obiettivi. Giorgia Meloni non è un leader improvvisato, è premier perché i cittadini l’hanno scelta e ha vinto perché ha saputo dare loro le risposte che cercavano. Mentre la sinistra s’è legate alle elite, la destra è rimasta vicino al popolo”. Secondo Bocchino all’Italia “servono le riforme, in particolare quella del premierato. Non comprendo le ragioni per le quali la sinistra si dice contraria, essendo stata la sinistra ad aver proposto i due sistemi oggi adottati in Italia simili al premierato: l’elezione del sindaco e quella del presidente della Regione. Anzi, forse è chiaro perché non vogliono questa riforma: perché perderebbero sempre”. La destra, per Bocchino, ha dei leader facilmente identificabili mentre a sinistra manca una vera opposizione. “Noi di destra dobbiamo augurarci non solo che Giorgia Meloni stia sempre bene ma che abbia lunga vita Elly Schlein: abbiamo la vittoria assicurata. Guardate – ha detto strappando il sorriso e l’applauso del pubblico – oggi i veri oppositori del Governo non stanno in Parlamento, ma a La7: Massimo Giannini è il leader del Pd, Marco Travaglio dà la linea a M5S. Floris, Formigli e Gruber sono la vera opposizione”. In conclusione, per Italo Bocchino, “la destra odierna può guardare avanti con serenità, continuando a crescere e a dare all’Italia quell’impostazione moderata che merita. Gli italiani quando la scelta era importante hanno sempre votato a destra: nel dopoguerra, negli anni della Dc, con Berlusconi, con Giorgia Meloni. E questo la sinistra non riesce davvero a digerirlo”.


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