La bellezza di Zannone, isola del marchese Camillo Casati Stampa

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Un’idea da non sottovalutare per primavera ed estate. Suggeriamo una visita a Zannone, l’isola incontaminata tra il verde dei lecci, il verde che presta sollievo. A tre miglia da Ponza, la piccola isola disabitata offre i suoi fondali da urlo e acque trasparenti. Gli italiani vanno a cercare isole e mari all’altro capo del mondo e magari non hanno mai visto Palmarola e Zannone, cose meravigliose a volte si trovano anche a un passo da casa. È il caso di Zannone, la piccola isola dell’arcipelago delle Ponziane, deserta: c’è solo un gruppo di Carabinieri forestali che la sorveglia. Zannone fa parte del Parco del Circeo. Sono in molti a non conoscere Zannone, perla della Riviera di Ulisse ma è certo che la conoscevano gli antichi romani, che per le bellezze della natura avevano gusto. Lo testimoniano i resti di un murenario e altri reperti.
Per trovare altre tracce di insediamenti umani, lungo l’arco del tempo e della storia, dobbiamo arrivare al 1200, quando i monaci cistercensi sull’isola edificarono un monastero, ma le incursioni dei pirati li scacciarono ed essi ripararono a Gaeta, dove nacque un altro monastero. Se andate a Zannone, ciò che resta dell’antico monastero di Santo Spirito di Zannone è ancora là. L’isola è una delle poche zone con fauna e flora mediterranee del tutto integre: troviamo una colonia di mufloni, arrivati negli anni Trenta dalla Sardegna, piante endemiche e tranquillità. In stato di abbandono la villa del marchese Camillo Casati Stampa che prendeva addirittura in affitto l’intera isola dal comune di Ponza. Si tratta di una costruzione che ha fatto parlare per i festini a base di droga, sesso, alcol, con belle donne e personaggi in vista nel mondo politico e degli affari.
Nel 1970 il marchese uccise a Roma la bella moglie Anna Vallarino, il suo giovane amante Massimo Minorenti, poi si suicidò, in via Puccini. Il fatto suscitò enorme scalpore data la notorietà del personaggio e le sue stravaganze. I giornali dell’epoca dedicarono intere pagine al caso, fornendo particolari scabrosi, foto inedite, pettegolezzi a non finire. Da quel momento finì il dominio della famiglia Casati su Zannone. Ponza e Zannone sono le propaggini emergenti di un grande, unico plateau roccioso, con un istmo sommerso che unisce l’isola madre (Ponza) con la piccola Zannone. Lungo questa cordigliera sottomarina, diverse appendici rocciose si proiettano verso la superficie. Una di queste è la cosiddetta Secca del Varo, con il cappello che giunge sino a 3 metri dal pelo dell’acqua.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.