Le sfide tra Pallacanestro Latina ed Ex Alunni Massimo sono state tante. Mario Draghi ha maturato passione per il basket giocando a Roma in quel club dell’alta borghesia che tutti abbiamo conosciuto bene. Una passione per il basket coltivata ai tempi in cui, frequentando a Roma la celebre scuola dei Padri Gesuiti, l’Istituto Massimiliano Massimo, Mario Draghi aveva fatto parte della squadra giovanile di basket del collegio che prese poi la denominazione di Ex Alunni Massimo. Nella stagione sportiva 1962-63 i capitolini hanno militato nella massima serie, con in campo Giancarlo Asteo poi divenuto coach della Lazio. (nella foto Draghi è il secondo da destra in piedi cerchiato in rosso). Una partita viene ricordata dai vecchi baskettari del capoluogo pontino. Nel campionato regionale allievi la Pall. Latina ed Ex Massimo finirono appaiate al primo posto in classifica dopo una stagione intensa lontano 1967. All’arena del Circolo Cittadino i giovani nerazzurri riuscirono a superare i più titolati avversari con pieno merito. I dirigenti dell’Ex Massimo presentarono però reclamo alla Federbasket per un presunto errore a referto, la partita venne ripetuta in un mercoledì di primavera inoltrata. Al Circolo erano presenti più di cento spettatori, in quella occasione i romani erano in netto vantaggio. Un tifoso latinense contestò la coppia arbitrale sino a letteralmente ingoiare il referto di gioco ridotto a una palletta di carta. I direttori di gara sospesero chiaramente il confronto. Ricordo le tante domenica mattina con impegnati i giocatori dell’Ex Alunni Massimo, erano sempre accompagnati da genitori elegantissimi a bordo di vetture di lusso. I papà indossavano cappotti in cachemere e pelo di cammello o loden grigio, le mamme vistose pellicce di visone. Erano mattinieri visto che i confronti cominciano alle 11, d’obbligo la colazione al bar Poeta e l’acquisto dei quotidiani all’edicola di Vittorio in piazza del Popolo. Quando l’Ab Latina raggiunse la serie D si trovò a fronteggiare una nuova formazione del ricostruito Ex Massimo, composta da quarantenni ancora in attività a livello amatoriale. I pontini affrontarono il team della Capitale nella palestra dell’Acqua Acetosa, subirono una batosta sotto i colpi infernali di Ticca, Asteo, Paveri che facevano viaggiare la palla a mille e davano lezioni di gioco.
Nel 2009 Mario Draghi ricevette il premio cestistico ‘La Retina d’oro’, con la seguente motivazione: “per la riconosciuta passione verso la pallacanestro che ne fa un importante ambasciatore di questo sport anche in virtù dei suoi trascorsi agonistici”. “Fummo felici quando Draghi accettò la nostra proposta – ricorda Mauro Rufini, organizzatore del premio – effettuammo la consegna a Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia e lo sorprendemmo riunendo alcuni dei suoi compagni di squadra, cosa che gli fece immensamente piacere”.
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