Jacqueline Kennedy e Aristotele Onassis visitarono Ponza negli anni sessanta. A condurre la coppia ad ammirare le bellezze dell’isola fu Raffaele Pelliccia, taxi con la licenza numero uno, a bordo di una Fiat 600 bianca cabrio. Raf si fermò per una foto ricordo sul piazzale di Chiaia di Luna, diventando poi una sorta di tassista dei primi vip in vacanza. I due sposini rimasero ammaliati da cale e calette, da grotte e faraglioni, un paesaggio stupendo, un mare da favola. I ponzesi li accolsero con molto calore e simpatia, senza invadere la loro privacy come usavano fare i paparazzi di allora. Raffele Pelliccia era originario di Casalnuovo nella provincia di Napoli, famosa per l’attività sartoriale. Anche lui cominciò a cimentarsi in quel settore per poi approdare a Ponza e trovare un amore duraturo.
Il suo posto è stato preso dal figlio Antonio, personaggio eccentrico che ha poi cambiato professione, adesso guida i pullman non più il taxi. Antonio fin da giovane ha seguito le orme paterne, a bordo anche il presidente Carlo Azeglio Ciampi e personaggi di primo piano del mondo imprenditoriale italiano come il conte Corrado Agusta che arrivava con il suo elicottero a Punta Incenso. Un episodio divertente. Una volta, tanti anni fa, quando i taxi a Ponza erano due o tre al massimo, la moglie del famoso Raffaele Pelliccia guidava il taxi di famiglia. Mentre effettuava una corsa da Ponza per Le Forna trovò un posto di blocco dei Carabinieri; con la paletta fermarono la signora Pelliccia alla guida e le chiesero i documenti:
– Patente e libretto, grazie –
E la signora: – Scusate marescià, ma la patente non la porto mai perchè a Ponza ci conosciamo tutti, mi sembra inutile portarla; però se vuole gliela porto dopo in caserma …Ma mò facitem’ fatica’, ca teng’ ‘a gent ‘a purta’ i’ Fforn –
Il maresciallo capì la situazione ma fece lo stesso scendere la signora: – Almeno datemi i vostri connotati così li scrivo e potrò controllare. Allora, come vi chiamate? –
La signora esitò un attimo prima di dargli i connotati, poi si fece coraggio e rispose: – Mi chiamo… Madonna Bruna in Pelliccia –
Il maresciallo – un forestiero appena arrivato sull’isola – a quel punto pensò che la signora lo prendesse in giro con quel nome e cognome, le sequestrò la macchina e la fece accompagnare in caserma dalla pattuglia per accertamenti.
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