L’assessore al Patrimonio Ada Nasti ha risposto, questa mattina in question time, all’interrogazione della consigliera comunale Valeria Campagna relativa al mancato esercizio del diritto di prelazione, da parte del Comune, sull’immobile di via Emanuele Filiberto.
“L’edificio, ex sede del Catasto, è un bene dichiarato di interesse storico e artistico e in quanto tale soggetto alla disciplina del Codice dei beni cultuali e del paesaggio, quindi sottoposto a disposizioni di tutela – ha affermato l’assessore Nasti – La compravendita di beni di interesse storico è sospensivamente condizionata, ex lege, al mancato esercizio da parte del Ministero o, in caso di sua rinuncia, della Regione o degli altri enti pubblici territoriali del previsto diritto di prelazione da esercitarsi nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia della compravendita”.
“Il Comune di Latina – ha spiegato l’assessore al Patrimonio – non ha potuto esercitare il diritto di prelazione a seguito della mancata notifica da parte della competente Soprintendenza dell’avvenuta cessione del fabbricato risalente al 21 marzo 2023. La nostra amministrazione, insediatasi ufficialmente a giugno, ha segnalato al Ministero, alla Soprintendenza, alla parte venditrice e alla parte acquirente il difetto di notifica ed ha chiesto la sospensione dell’atto ricognitivo, sottoposto a condizione sospensiva, al fine di poter esercitare il proprio diritto di prelazione. Nonostante ciò, la compravendita si è comunque conclusa in favore della Edificanda srl. L’amministrazione sta valutando con l’Avvocatura le azioni da porre in essere a tutela dei propri interessi in quanto l’immobile è ritenuto strategico per l’allocazione degli uffici comunali”.
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