LATINA – Giuseppe Luciano, 63 anni, addetto all’Ufficio Registro delle Imprese Servizi Innovativi e Spid, accusato di essere il curatore delle pratiche veloci per le quali veniva stabilita una tariffa suppletiva rispetto a quella ordinaria, dovuta all’ente camerale, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Tra le accuse per lui anche quella di truffa aggravata in relazione a false attestazioni di presenza in servizio. Ammissioni sono invece arrivate dal collega, Andrea Di Stefano, 51 anni, che è accusato di essere il procacciatore dei clienti. L’uomo ha risposto alle domande del giudice e nel corso dell’interrogatorio ha ammesso di aver preso soldi dai clienti con i quali pattuiva il sovraprezzo per la velocizzazione delle pratiche e dunque confermando le condotte illecite che gli vengono contestate.
Il periodo di indagine va dal 2021 al 2023
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