LATINA – Si è presentato ieri in Tribunale Valerio Catoia, 21enne affetto dalla sindrome di down il quale, nel luglio del 2017, salvò dall’annegamento una bambina a Sabaudia, sulla spiaggia della Bufalara. Il giovane, atleta paraolimpico originario di Latina e ormai noto alle cronache nazionali grazie al suo eroico gesto, è stato vergognosamente insultato su Facebook con frasi pesantissime.
Sarebbe dovuto iniziare ieri il processo presso il Tribunale di Latina che vede due persone imputate le quali, secondo l’accusa, avrebbero preso di mira sui social il giovane, il cui eroico gesti gli valse il premio di “poliziotto ad honorem“, consegnatogli dalla Polizia di Stato (dopo che già il Presidente Sergio Mattarella gli aveva conferito il titolo di Alfiere della Repubblica).
Tuttavia, il processo è stato rinviato per la seconda volta al prossimo 17 aprile, dopo che già la prima udienza era slittata. Gli imputati, un professionista e uno speaker che vivono in Sardegna e in Toscana e hanno rispettivamente 52 e 31 anni, sono accusati di istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale o religiosa e anche la diffamazione.
Come ricostruito dalla Polizia Postale, la quale è riuscita a risalire all’indirizzo telematico dei due uomini, questi ultimi avrebbero espresso “commenti oltraggiosi e negativi sia sulla persona che sulla disabilità“, come sostenuto dal pm. Un gesto vergognoso nei confronti di un piccolo grande eroe, divenuto anche protagonista del docufilm «Haters e piccoli eroi».
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