In aula sono state ammesse le prove e i legali che assistono uno degli imputati, Angelo Morelli, detto Calo, hanno chiesto l’audizione del consigliere regionale della Lega Angelo Tripodi. Si è aperto in Tribunale – davanti al collegio penale presieduto dal giudice Aldo Morgigni – il processo per il voto di scambio in occasione degli ultimi giorni della campagna elettorale per le amministrative di Latina che si sono svolte nel 2016.
E’ il primo processo nella storia politico-giudiziaria di Latina che riguarda l’acquisizione di voti in cambio di soldi o minacce. E’ una costola di Alba pontina, la maxi inchiesta condotta dalla Squadra Mobile e dai pubblici ministeri Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro che ha portato a contestare le modalità mafiose del clan Di Silvio.
In aula il Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Francesco Cavalcanti, si è costituito parte civile. L’impalcatura accusatoria gravita attorno ad una presunta compravendita di voti per favorire Angelo Tripodi, adesso consigliere regionale e capogruppo della Lega, che non è indagato e che ha sempre negato ogni addebito. All’epoca dei fatti era candidato per diventare sindaco di Latina ed era appoggiato da alcune liste. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giancarlo Vitelli, Italo Montini e Alessia Vita.
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