Indefessamente … la “Bandiera Blu”

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TERRACINA – Mentre la regione Lazio di Zingaretti soltanto qualche ora fa classificava, in basso, le acque del mare della città, giunge la notizia che Terracina ha raggiunto per il secondo anno consecutivo la prestigiosa Bandiera Blu.

Un ambito vessillo che con diversi parametri tecnici certifica in maniera forse ineluttabile la qualità delle acque e di alcuni servizi collettivi che la città offre a cittadini e turisti.

Se la notizia dovesse essere confermata, ci troveremo in una paradossale situazione: dove l’Arpa Lazio e quindi la Regione Lazio con le sue analisi certificano che specifici tratti di mare rispetto allo scorso anno sono peggiorati in fatto di balneazione, mentre la FEE afferma il contrario e ci assegna, dopo che la commissaria Ocello si è battuta per l’ottenimento del riconoscimento, la Bandiera Blu.

Ad essere cattivi verrebbe da dire chi millanta tra i tre  soggetti istituzionali: Arpa Lazio, Regione Lazio e FEE, ma per il momento sorvoliamo e diamo notizia che domani la programmata presenza del presidente Nicola Zingaretti alla inaugurazione del “Museo della Città” non ci sarà.

Al suo posto è stata incaricata di presenziare alle cerimonie la terracinese e assessore regionale Rita Visini.

Tutto questo con buona pace dei contestatori, che già da qualche ora avevano iniziato a far  sentire il fiato sul collo a Zingaretti esponendo su un palazzo che affaccia sulla piazza Domitilla, uno striscione dal significativo titolo “Ridateci il treno”.

Mentre un altro segmento di contestatori era pronto a lordarlo con chili e chili di cozze per la nefasta autorizzazione  concessa ad una società per l’allevamento dei bivalvi nello specchio di mare tra Badino e Foce Sisto.

Certo, il mancato arrivo di Zingaretti, tatticamente coperto con la dicitura “per impegno istituzionale inderogabile” fa battere il passo alla campagna elettorale e all’affidabilità del candidato a sindaco del Pd, il quale forse si sarebbe aspettato ben altro per far decollare il suo consenso in città.

Ma tant’è, in tempo di bivalvi e di bandiere blu, ci tocca leggere anche di soggetti ex politici i quali affermano trionfanti che,  se il vessillo della FEE è di nuovo a Terracina lo si deve per la loro indefessa attività amministrativa.

Per questo, a costoro, basterebbe ricordare l’indefessa piazza ex Lido, l’indefessa pista ciclabile …

Insomma, siamo in piena zona indefessa faccia tosta di chi non è ancora riuscito a fare un’analisi critica dei danni che ha provocato alla città di Terracina con la sua disamministrazione pubblica.

 

Gina Cetrone

Lista civica “Sì Cambia”

 


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