FIRENZE – A dirlo è il prestigioso ateneo romano, che ogni anno stila una classifica sulla qualità della vita nelle province italiane. La ricerca prende in considerazione tanti parametri, dalla sicurezza all’istruzione, dalle aree verdi alla ricchezza ed il lavoro, dal tempo libero alla sanità.
Le province toscane, fatta eccezione per Prato (la città della regione che perde più posizioni in assoluto e finisce 59esima) e Pistoia (71esima) guadagnano posizioni e sono tutte fra le prime cinquanta italiane su un totale di 107.
Al top il capoluogo, Firenze è la sesta provincia italiana dove si vive meglio in Italia, cultura, servizi, ricchezza, questi i punti di forza. Non si fa attendere la soddisfazione del primo cittadino Dario Nardella, sicuro della performance del proprio territorio.
Molto bene anche Siena 12° in termini assoluti e 1° nel tempo libero. La città del palio ormai da anni fa parte del gruppo delle prime 20, confermandosi senza alcuna esitazione come provincia di qualità.
Ottimo il balzo in avanti anche per Pisa, che risulta essere il 25° posto migliore dove vivere in Italia, mentre Grosseto sale di oltre venti posizioni ed è la 31esima provincia per qualità di vita.
Ottimo il balzo di Arezzo in 33° posizione. Notevoli anche le prestazioni di Lucca e Livorno che si portano, rispettivamente, dalla 67esima alla 45esima posizione e dalla 69° alla 47esima. Spartiacque in regione la provincia di Massa-Carrara, 51esima.
Le province toscane quest’anno si distinguono per essere nella metà migliore, addirittura 5 su dieci risultano fra le 35 migliori province d’Italia dove vivere. L’Università La Sapienza considera il tenore di vita come Buono nelle prime 63 province comprendendo quindi 9 province toscane su 10, dove l qualità del vivere è buona, molto buona o addirittura ottima!
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