In politica, oggi, vige il “principio di esplosione” secondo cui è “vero tutto e il contrario di tutto”

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La logica e il principio di non-contraddizione, asserti inscindibili della  razionalità umana, che vengono insegnati a scuola perché basilari per la costruzione del pensiero e del ragionamento congruenti per la risoluzione di un problema qualsiasi, oggi, in politica vengono messi in discussione.

Sin dall’antichità i filosofi si sono posti di fronte alla logica che, proveniente dal greco lógos, corrisponde allo studio del ragionamento, che permette di discernere ciò che è valido da ciò che non è valido, ciò che è coerente da ciò che è incoerente, ciò che contraddice un concetto dal concetto stesso, nel contempo e nel contesto. Parmenide, il filosofo eleatico vissuto nel sesto secolo a. C., sosteneva che la legge formale della non-contraddizione è la legge dell’Essere, a cui il pensiero risulta vincolato in modo necessario per dargli compiutezza e validità. Il filosofo Platone, da parte sua, asseriva che la logica è la costruzione matematica delle connessioni delle idee che costituiscono la base della realtà, logica che confuta gli errori e i paradossi applicando il principio di non contraddizione. Questo principio formulato da Aristotele, infatti, sancisce la falsità di ogni proposizione significante che una certa proposizione A e la sua negazione, cioè la proposizione non-A, siano entrambe vere contemporaneamente e nella stessa maniera, cioè che è impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo”. Più semplicemente, la proposizione “A è anche non-A” è falsa. Ad esempio, se una mela è marcia non può essere non marcia, nel contempo e nel contesto.

Con l’avvento della Meccanica quantistica (Max Planck, 1900), in base alla quale un quanto di luce (fotone) può essere descritto come onda o come corpuscolo (elettrone), dalla logica aristotelica si è passati alla logica antidialettica o eraclitea. Il filosofo Eraclito di Efeso, infatti, affermava che nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamoa causa dello scorrere dell’acqua. Il principio di non contraddizione viene sostituito, quindi, dal principio di complementare contraddittorietà o principio di esplosione, conseguenza del fatto che un quanto di luce, al tempo stesso, risulta essere e non-essere aspetto della medesima realtà: corpuscolo e onda. Questo ha comportato il passaggio ad una nuova logica, la logica dicotomica in cui risultano vere un’affermazione e la sua negazione, cioè come si diceva in latino ex falso (sequitur) quodlibet, cioè dal falso (segue) una qualsiasi cosa a piacere. In definitiva, quindi, il principio di esplosione è conosciuto dai nostri politici perché con il divario tra le loro promesse e i fatti ad esse conseguenti fanno pensare che sia vero tutto e il contrario di tutto. In definitiva, i nostri politici sono cultori della Meccanica quantistica!?

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).