LATINA- Una Commissione Trasparenza spumeggiante questa mattina, in Aula Consiliare.

Il Presidente Andrea Chiarato, assente per giusta causa ( è nata la piccola Arianna: a proposito, auguri!) ha inserito come punto all’ordine del giorno la vexata quaestio sull’assegnazione degli uffici ai gruppi consiliare.

Gli articoli 23 e 25 del Regolamento e dello Statuto prevedono, infatti, che i Consiglieri Comunali vengano messi nelle condizioni di svolgere il ruolo istituzionale attribuitegli dal corpo elettorale.

Dalle amministrazioni Finestra, gli uffici di Via Farini furono assegnati ai gruppi politici per riunirsi, preparare e redigere mozioni, ordini del giorno, interrogazioni. Da sei anni a questa parte, invece, sono costretti a vagabondare di bar in bar cosa non molto dignitosa per un eletto dal popolo.

Il Presidente Raimondo Tiero scatenato come ai vecchi tempi. Dismette lo scranno più alto, sedendosi al posto dell’On. Zaccheo. Prende la parola: “Il Dirigente non mi ha risposto, prendendomi in giro da mesi. Esigiamo i locali di Via Farini per poter lavorare. In altri tempi sarei andato io e li avrei liberati con le mie mani”.

Già, perché in questi anni quelli che erano stati uffici destinati ai gruppi consiliari, sono divenuti deposito e magazzino per tutti i mobili e gli arredamenti comunali non più utilizzati o inutilizzabili.

Politicamente, il punto più interessante, passato liscio nella distrazione generale lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia, Peppino Coluzzi: «Se non darete seguito a questa nostra richiesta, qualche testa dovrà cadere».

Si riferiva all’Assessore Bellini o al Dirigente Cestra? Tant’è, la dichiarazione è dirompente tanto più se a pronunciarla è un azionista decisivo della cosiddetta “maggioranza di programma”. Senza Forza Italia, infatti, Coletta non avrebbe i numeri per governare.

Si mette ai voti il ripristino degli uffici di Via Farini quali sede dei gruppi consiliari. Vota a favore anche la maggioranza, gli unici due presenti: il Capogruppo di Forza Italia, appunto, e l’esponente Pd Daniela Fiore.

Le conclusioni le fa Tiero smanioso di accendersi il mezzo sigaro: “La volontà della Commissione è chiara, scriverò al Dirigente in modo perentorio di dar seguito a quanto stabilito”.

Il Consiglio Comunale è sovrano, quale espressione della volontà popolare. Qualche Assessore nominato non dovrebbe dimenticarlo mai.


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