La Costituzione repubblicana, per quanto ricca di contenuti etici, non può da sola modellare il costume, mentre è proprio su quest’ultimo che bisogna intervenire. Sul costume si agisce con l’educazione, in particolare con l’educazione civica. Maurizio Viroli
Convinto che, finché la Costituzione non entri nella coscienza di ogni cittadino italiano, non si potrà esercitare la libertà individuale, sociale e politica, e di conseguenza non si potrà vivere in maniera democratica, ho cercato, nel cinquantennale impegno professionale, di avvicinare gli alunni, (quinta elementare) alla conoscenza della nostra Carta Costituzionale. Faro dell’azione educativa sono state sempre le parole scritte da Gustavo Zagrebelsky: «La Costituzione, nel senso più profondo e sostanziale, è l’organizzazione di una triade: economia, per assicurare i beni materiali; politica, per assicurare ordine e sicurezza; cultura, per creare senso d’appartenenza».
Questa esperienza pedagogico-didattica di formazione, basata sulla lettura e sul commento degli articoli fondamentali della Costituzione, sulla quale s’impernia la vita di ogni libero cittadino, era sorretta dall’idea che nella legge fondamentale della nostra comunità nazionale sono scolpiti i principi e le regole che presiedono alla “casa comune” e disciplinano i rapporti civili, etico-sociali, economici e politici tra lo Stato e i cittadini. La conoscenza delle norme principali, che stabiliscono l’ordinamento di uno Stato e sanciscono i diritti e i doveri dei cittadini, era ed è essenziale per l’educazione di cittadini liberi e responsabili della res publica.
Inoltre la forte persuasione, scaturita dall’insegnamento del giurista e uomo politico, Piero Calamandrei, che «finché ci saranno ostacoli alla dignità dell’uomo, la Carta Costituzionale sarà incompiuta», induce a ritenere necessario avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza della Costituzione che si ispira, come ha scritto il filosofo, Norberto Bobbio, «agli ideali liberali, integrati di ideali socialisti, corretti di ideali cristiano-sociali».
Diceva Luigi Sturzo «se la Costituzione non entra nella coscienza nazionale verrà a mancare il terreno sul quale sono fondate le nostre istituzioni e ad assicurare le nostre libertà». Pertanto, ancora oggi, la Carta Costituzionale rappresenta una base importante per lo sviluppo e il rinnovamento della società. E si comprende così che la Costituzione è ancora un programma da svolgere, un ideale da perseguire, una speranza da sostenere e un impegno di lavoro da compiere con slancio e dedizione.
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