Il soffio del vento: Compagni di scuola

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Compagni di scuola                                                                   Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se avesse tutti gli altri beni.

Aristotele

 In questo periodo di pandemia, che ha costretto a chiudere le scuole o a ridurre il tempo da trascorrere nelle aule scolastiche, si è avvertita la limitazione di non aver rapporti con i compagni di classe e di scuola. La riduzione e la  mancanza di relazioni stanno danneggiando, in ogni parte del mondo, l’equilibrio psicofisico di intere generazioni di preadolescenti, adolescenti e giovani, privati forzatamente di necessari rapporti con coetanei, utili per una equilibrata crescita individuale e sociale.

Avere compagni di scuola è una fortuna, una gioia e vuol dire vivere significativi segmenti di vita, svolgere attività di apprendimento e di socializzazione in circostanze particolari, durante le quali è possibile condividere ambienti di studio e di ricerca,  esperienze ricreative, momenti comunitari molto importanti che lasciano tracce significative e ricordi indelebili.

Chi mai potrà dimenticare il compagno di banco nella scuola elementare, media e anche nel liceo con il quale si è vissuto e condiviso esperienze vitali, al quale abbiamo affidato per anni i nostri pensieri più segreti, i nostri sogni, le nostre aspirazioni? Le relazioni nate e vissute a scuola sono amicizie vere, sincere e durature. Chi non ricorda il compagno di classe più bravo, più preparato, più intelligente che suscitava ammirazione e/o invidia e la compagna di classe verso la quale si nutrivano sentimenti di simpatia e/o di amore?

Chi condivide lunghi periodi di tempo, con amici di scuola, ricorderà per tutta la vita momenti emozionali di spensieratezza e allegria, di affettuose confidenze e patti amicali, di passioni e interessi comuni, di scoperte e conquiste esaltanti e di solidarietà generazionale. I vecchi compagni di classe, con i quali si hanno radici e motivazioni comuni, sono davvero persone speciali. Si può anche non frequentarli per decenni, ma c’è sempre qualcosa, quando s’incontrano, che empaticamente li unisce e li accomuna nel ricordo.

Ha scritto Andrea Camilleri: «C’è tutta una letteratura sul fatto dei due vecchi compagni di scuola che si incontrano da adulti e poi uno dei due non riconosce l’altro e finge invece di ricordarsi benissimo. A me questo non è mai capitato, io mi sono sempre ricordato dei compagni di scuola, a cominciare da quelli delle scuole elementari a quelli del liceo che erano compagni di classe veri, quelli vicini di banco, quelli che stanno dietro, quelli sì che te li ricordi».

L’amicizia sui banchi di scuola, come rapporto tra compagni, è un’esperienza fondamentale perché rappresenta una buona palestra che favorisce le relazioni e la crescita delle giovani generazioni adottando canali privilegiati come l’affettività, la complicità e il senso di appartenenza. L’amicizia nel gruppo della scuola offre l’opportunità di rafforzare competenze, svolge un ruolo fondamentale nei processi di socializzazione e di definizione dell’identità personale e costituisce una grande risorsa per l’aiuto reciproco fra amici.

Nel corso dei vari periodi di storia personale numerosi sono gli esempi di amicizia, sorti sui banchi di scuola negli anni che contribuiscono alla formazione intellettuale, sociale e umana, come quelli di Pico della Mirandola e Aldo Manuzio, Adolfo Hitler e Ludwig Wittgenstein, Italo Calvino ed Eugenio Scalfari, Ennio Moricone e Sergio Leone.

Nell’attendere ai “buoni studi” di arte retorica sotto la guida del maestro Brunetto Latini, Dante Alighieri si legò di amicizia, insieme a Lapo Gianni, con Guido Cavalcanti, con il quale condivise il suo ideale di vita raffinato e aristocratico. Dante in diverse parti delle sue opere fa riferimento al legame con l’insostituibile amico del cuore: Guido Cavalcanti. Il rapporto amicale tra i due poeti è ricordato nel celeberrimo sonetto «Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io/fossimo presi per incantamento…».

Le amicizie nate sui banchi di scuola, oltre ad essere durature nel tempo, non esauriscono mai la loro linfa vitale fatta di sorrisi e abbracci affettuosi, di stima e fiducia reciproca, di  confidenze e ricordi e intimi e calorosi.

 

 


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