La piazza è ecumenica: ha qualcosa per tutti. Vecchi e giovani, uomini e donne, ricchi e poveri, italiani e stranieri.
Beppe Severgnini
Storicamente l’agorà era la piazza dove gli antichi greci tenevano le adunanze pubbliche, le attività politiche, gli affari comuni, quali i mercati e gli scambi commerciali. Era la piazza centrale della polis greca, luogo di incontro, dell’amicizia, degli scambi di idee e di riunione in cui si teneva l’assemblea dei cittadini e si amministrava la giustizia.
L’antica agorà era lo spazio fisico e simbolico, la sede in cui la libertà individuale poteva diventare impegno collettivo, dove l’individuo poteva organizzarsi in comunità e dove era possibile “comporre” gli interessi generali. Il suo compito specifico è stato quello di favorire relazioni umane e coesione politica, sociale e culturale fra i cittadini.
Per la complessità e l’importanza delle diverse attività pubbliche e private che si svolgevano nell’agorà, essa divenne il centro della vita civile, politica e religiosa. Il sito da semplice spazio aperto e scoperto divenne nel tempo una zona urbanisticamente articolata, di interesse architettonico e artistico. Dal V secolo a.C. si ebbe il progressivo trasferimento delle assemblee in edifici appositi (pubblici e religiosi), ma l’agorà non perse mai del tutto il suo valore ideologico per la vita della città.
Oggi, nella epoca digitale, l’agorà è rappresentata dal web, nuovo strumento e soprattutto nuovo spazio di interazione che ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare e interagire e ha aperto un nuovo territorio in cui le persone si muovono liberamente. La rete, che favorisce lo scambio di informazioni, di conoscenze e di idee, ha creato nuovi ed inediti modi di diffondere le idee. Alcuni anni fa Bill Gates ha scritto in maniera profetica che la rete sarebbe diventata la piazza (l’agorà) del villaggio globale del domani.
Per le nuove generazioni è importante, nel quadro dei beni comuni messi a disposizione dal progresso scientifico e tecnologico, vivere in modo libero e consapevole le ricchezze e i vantaggi che il web e i social offrono imparando a padroneggiarli senza lasciarsene schiacciare, a decifrarne i messaggi, senza farsi manipolare, a capire e farsi capire.
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