FIRENZE – Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto pervenire alla procura della Repubblica di Firenze il rapporto risultante dall’ispezione condotta presso il Centro sulla Disforia di genere dell’ospedale di Careggi. Questa mossa è stata suscitata dalle indagini degli ispettori, le cui conclusioni sono state anticipate in risposta a un’interrogazione sollevata dal presidente dei Senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Schillaci ha segnalato che la commissione ispettiva del Ministero ha individuato aspetti critici di rilievo nell’ambito dell’assistenza e della gestione dei pazienti in età evolutiva con disforia o incongruenza di genere presso l’ospedale di Careggi. Questi includono anche l’impiego della terapia farmacologica con triptorelina.
Il Ministro ha inoltre evidenziato il mancato adeguamento alla determina dell’Aifa, sottolineando la necessità di un supporto psichiatrico obbligatorio prima dell’avvio del trattamento con triptorelina, oltre alla mancata trasmissione dei dati all’Aifa stessa. Ha altresì menzionato ulteriori criticità di natura organizzativa, in particolare riguardanti il ruolo del neuropsichiatra infantile nella gestione dei pazienti.
Gasparri ha sottolineato la mancanza di un adeguato supporto da parte di un neuropsichiatra infantile presso l’ospedale di Careggi, elemento essenziale nella gestione di situazioni delicate come la transizione di genere accompagnata dal blocco della pubertà tramite farmaci. Egli ha confermato la validità delle precedenti denunce avanzate.
Il Presidente Eugenio Giani e l’Assessore alla Salute Simone Bezzini hanno espresso preoccupazione per la divulgazione pubblica di contenuti relativi alla relazione ispettiva, prima che questa sia stata consegnata alla Regione. Hanno definito tale azione un grave vulnus istituzionale e si sono impegnati a esaminare attentamente il rapporto appena sarà disponibile, fornendo una risposta al Ministero della Salute con spirito di cooperazione.
Gasparri ha concluso che la Regione Toscana e l’ospedale di Firenze non hanno rispettato le norme volte a proteggere i bambini, sottolineando le significative criticità emerse dalla relazione. Al contrario, il consigliere regionale toscano del Pd, Marco Niccolai, ha criticato il Ministero della Salute e il centrodestra per la divulgazione pubblica delle informazioni prima che la relazione fosse ufficialmente notificata alla Regione, paragonando tale comportamento alla politica comunicativa del governo ungherese di Viktor Orbán.
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