Un ricordo di Luigi Ceretta, Gigi per gli amici. A Latina era molto conosciuto e stimato, una fatta del cuore era rimasto sicuramene a Borgo Sabotino, alle origini. E’ stato impegnato in politica vari anni, quando il capoluogo pontino era una città gaudente e in piena crescita sul piano economico, raggiungendo livelli di crescita del prodotto interno lordo sorprendenti. Gigi ha ricoperto varie volte la carica di assessore, raccogliendo valanghe di preferenze nelle elezioni. Era un uomo pacifico, utile alla sua comunità, circondato da persone di buona volontà che con cuore, amore e passione si impegnavano al servizio degli altri, della solidarietà. Si impegnava a dedicare la massima attenzione e ad aiutare chi ha più bisogno, in piena riservatezza, senza chiedere nulla in cambio. Nella Latina Felix di un tempo Ceretta ha cercato di guardare avanti, volare alto in modo concorde. La Democrazia Cristiana – suo partito di appartenenza – lo ha tenuto nella giusta considerazione, sapendo di poter contare su esperienza e professionalità. La sensazione di pace e felicità ha illuminato il cammino di un uomo di pace. Gigi sapeva che è meglio un’idea buona messa in pratica che un’idea eccellente rimasta incompiuta. Chi amministra deve saper prendere decisioni anche scomode: l’impegno a fare ciò che è necessario viene prima dalla ricerca del consenso. Cercava trasparenza totale nei bilanci, i cittadini sapevano come vengono spesi i soldi pubblici. I veri cambiamenti a Latina che hanno portato del nuovo e del meglio hanno visto protagonisti i giovani, capaci di dare uno scossone enorme alla società, mettendo in campo forze capaci di fare la differenza. Ceretta ha creduto fortemente nei giovani, nella condivisione, sapendo che da solo non sarebbe riuscito a costruire il domani, attivandosi nel sociale, anche nello sport che ha seguito con cura e competenza. Erano i tempi di Moro e Berlinguer seduti sullo stesso tavolo. Democrazia Cristiana e Partito Comunista, pur con i loro errori, sono stati protagonisti affidandosi a uomini preparati e saggi. L’Italia da paese distrutto dalla seconda guerra mondiale è arrivata a essere catalogata come quinta potenza industriale al mondo. Il capoluogo pontino, grazie a politici illuminati e uniti da reciproca stima pur con tessere di partito diverse, è diventato la città dell’accoglienza, un posto ideale per viverci. Concludiamo il nostro ricordo mettendo in risalto la cosa più importante per Gigi Ceretta: la famiglia. Adorava moglie, figli, nipoti, tutti gli esponenti della sua numerosa famiglia, una testimonianza di affetto che nessuno potrà mai dimenticare.
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