Non so quanti di voi abbiano visto,ieri sera (Piazza PulitaFormigli) la commovente, sobria e implicitamente drammatica intervista al ragazzo “citofonato” da quell’essere innominabile. A vederlo e ascoltarlo la mostruosità e indicibile volgarità del deprecabilissimo gesto è risultata ancor più sconvolgente per l’inevitabile contrasto tra Bene e Male. Tra azioni diaboliche,insensate e malfamate (di malaffare politico) e mortificazioni,affronti e aggressioni ingiustificate subite da parte di chiunque,a maggior ragione di un politico già ministro. La cui immagine a dir poco spregevole s’ ingigantiva, è il caso dire, mostruosamente (di un mostro) nel corso del pacato,sommesso racconto della vittima innocente. La stessa sensazione ed emozione deve aver provate Paolo Mieli il quale, interpellato,era senza parole confessando che, vedendo quel ragazzo così disarmato e ferito (ha detto che la cosa lo ha traumatizzato,soprattutto, per gli effetti di ritorno) è rimasto incredulo e atterrito ancor più che nell’apprendere l’assurdità dell’accaduto. So bene che un Presidente della Repubblica non ha i poteri per sanzionare il fatto e il responsabile ma,in questo caso, avrei preferito le “sparate” di Napolitano anziché le “filosofiche” dichiarazioni di Mattarella(!). Ribadisco che un soggetto siffatto e mentalmente conformato (ignoranza abissale, logorrea da osteria) andrebbe rimosso, diciamo salutevolmente assegnato a un istituto di “rieducazione” politica,civica e anche linguistica. Che la scena politica continui a essere calcata da tali soggetti (idem dicasi di un Tramp che,però, non mi pare allo stesso livello del nostro) è oltremodo disdicevole e pericoloso sia per la democrazia sia per la salute pubblica. Auguro caldamente a quel giovane (malcapitato) di poter elaborare quell’incredibile giornata come un lutto e proseguire orgoglioso della sua identità. Possibilmente, imbattendosi in un passante o coinquilino degno di essere,di nome e di fatto, un suo vicino cioè il suo prossimo umano e gentile. Di leggere alcuni passi del Vangelo Secondo Matteo in cui quel santo compiange e stigmatizza chiunque sia fuori della grazia di Dio.(gmaul)
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