LIVORNO – Ci sono Luca Salvetti insieme all’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli per fare il punto e chiarire alcuni punti sull’inizio, e a dire il vero l’accelerazione ormai, dei lavori pubblici per la nuova pavimentazione e i nuovi portici di via Grande. La tanto discussa “nuova” palladiana, che dopo i primi metri quadrati di posa davanti alla Farmacia Comunale in via Cogorano posti a giugno, con i cantieri fermi o quasi per due mesi e mezzo e le inevitabili prime critiche, adesso sembra procedere spedita e sostituire la vecchia pavimentazione lungo buona parte di tutto il porticato lato Conad verso i Quattro Mori e piazza Colonnella: “L’inizio dei lavori e il primo cantiere sono stati rallentati da alcuni problemi sulle misurazioni”, ci fa sapere Salvetti, “ma adesso i lavori procederanno in modo da rispettare il cronoprogramma dichiarato”. “Farò tutte le cose che ho detto di fare nei tempi prestabiliti – continua il sindaco – quello dei ritardi e dei cantieri abbandonati è un incubo che non vogliamo alimentare”.
Piace o non piace, va a togliere una testimonianza della Livorno della ricostruzione post bellica, si tratta di un bene sotto la giurisdizione della Sovrintendenza alle Belle Arti, molti intellettuali si sono schierati apertamente per preservare la vecchia pavimentazione in palladiana. Con loro anche gli schieramenti politici in sezione trasversale hanno espresso il loro dissenso in campagna elettorale, dal candidato perdente Alessandro Guarducci per la destra, all’altra avversaria del Terzo Polo Valentina Barale. Ma a Salvetti questa “nuova” palladiana, i “tramezzini” come vengono chiamati in tono dispregiativo dai detrattori, piace: “Si tratta di un intervento particolare e vorrei ricordare che qui l’ultima volta che si è parlato di fare dei lavori è stato 75 anni fa. Da allora si è parlato una sola volta di intervenire, e con il gress”. “Un progetto che farà la storia della rigenerazione urbanistica della nostra città” aggiunge Federico Mirabelli, e non c’è da dargli torto. Perché la nuova pavimentazione, esclusi gli altri progetti per il centro storico, produrrà un nuovo colpo d’occhio per via Grande, cosa che l’opinione pubblica, a parte le petizioni e gli esposti in Procura dei detrattori più radicali, non ha ancora percepito pienamente. Contenti o meno della nuova pavimentazione, “questione di gusti” ricorda Salvetti, e ci mancherebbe altro, via Grande cambierà dunque volto. Insieme a Salvetti e Mirabelli per questa passeggiata in mezzo ai cantieri c’è anche il rappresentante dello studio che ha progettato i lavori, Luca Baroncini di Ipostudio Firenze: “Siamo felici di avere avuto questa possibilità per la città e siamo sicuri che la nuova via Grande piacerà alla maggioranza delle persone”. Soddisfatto anche il direttore comunale dei lavori Panfilo Tonci, mentre per quanto riguarda la vecchia e storica palladiana Salvetti ci informa che rimarrà nei portici che fanno lato a piazza Grande, all’inizio di via Cogorano, appena accanto al primo cantiere, dove è ancora in ottime condizioni, come in Largo Duomo e sotto i portici dove c’è il negozio Bonsanti dietro piazza della Repubblica. Almeno saranno tutti i contenti. Un punto positivo sicuro però va messo a favore di Salvetti: i lavori e i cantieri itineranti studiati appositamente per lasciare libero accesso
agli esercizi commerciali stanno funzionando bene, grazie, e c’è da dire anche questo, a un notevole sacrificio da parte degli operai. Cosi i clienti dei negozi di via Grande possono continuare a fare shopping praticamente senza disagi, e non è poco.
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