LIVORNO – “Cambiamo Musica” contro la violenza di genere, la serata di gala al Teatro Goldoni ha riservato anche una notizia in anteprima per la prossima edizione di Effetto Venezia, che vedrà ancora Grazia Di Michele come direttrice artistica. “Quello che le donne ci dicono” sarà il titolo della kermesse estiva il prossimo anno, parafrasando la nota canzone di Fiorella Mannoia. È il sindaco Luca Salvetti ad annunciarlo dal palco, a confermare l’impegno della città di Livorno in prima fila in questa importante tematica. Cambiare musica partendo dall’educazione al rispetto di chi è diverso da noi, il ricavato della serata al Goldoni sarà infatti devoluto in beneficenza per un progetto che riguarda le scuole realizzato con la collaborazione del sindacato pensionati della Cgil. Lo spettacolo è emozionante e denso di significati, la direttrice artistica Valeria Iaquinto dopo la felice esperienza del 2023 porta sul palco Vladimir Luxuria, Raffaele Paganini, Grazia Di Michele, Imma Battaglia, Eva Grimaldi, il cantautore Pier Davide Carone, la ballerina di Amici Francesca Tocca, Simona Molinari, Marco Martinelli e i cori SpringTime e Monday Girl diretti dal maestro Cristiano Grasso. A condurre Rosaria Renna e Gian Luca Bonetta. C’è spazio anche per il comico e cantante livornese Gabriele Puccetti.
“Sono lieto di essere presente a questo secondo evento fortunato – dichiara Salvetti al microfono sul palco – la nostra città ha già dimostrato di essere accogliente con tante navi di migranti accolte in città in due anni. E con le nostre scuole a livello educativo siamo un esempio per la cultura contro la violenza di genere. Mettiamo le basi future per l’educazione all’affettività. In molti non hanno il coraggio di farlo, è un errore gravissimo al quale la nostra città dice no con forza”. Interviene anche la vice sindaca Libera Camici che detiene la delega alla scuola: “Bisogna favorire la sensibilizzazione. La nostra città sul sistema educazionale è all’avanguardia a livello nazionale. Investire sulla prevenzione significa educare e dare valore agli strumenti necessari per eliminare le differenze e gli stereotipi e creare una società più equa e più giusta”.
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