Il primo italiano a vincere un titolo olimpico nella sciabola è stato Antonio Conte. Il campione nacque a Traetto, oggi Minturno in provincia di Terra di Lavoro, nel 1867. Si applicò mirabilmente sulla tecnica, arrivando a innovare l’impugnatura della spada, ma fu nella sciabola per maestri che s’affermò a Parigi 1900. A Parigi, con 21 nazioni presenti, in discipline come la scherma erano previste due tipologie di gare: quella per schermidori dilettanti e quella per i maestri d’armi. Grande schermidore, Antonio Conte era anche un ottimo allenatore, aprì la grande tradizione azzurra nella scherma alle Olimpiadi. In Francia si affermò nella sciabola individuale il francese Georges de la Falaise, era allenato da Antonio Conte. Nella finale olimpica, Antonio Conte – all’epoca 33enne – si trovò di fronte un altro italiano: Italo Santelli, spezzino di trentaquattro anni. Conte poi fondò e diresse frequentate famose scuole di scherma, la sua popolarità era davvero grande, anche lo Zar di Russia lo chiamò a Mosca per insegnare la scherma, invitandolo spesso alla sua corte con tutti gli onori. Nel 1929 Conte sposò la cameriera polacca Sofia Dzienchinsh che nel 1903 un ristorante parigino gli aveva salvato la vita, sventando un avvelenamento prima di una gara. Il veleno si trovava in un piatto di spaghetti ma il cattivo odore insospettì la signora che li fece mangiare a un cane che poco dopo morì. I primi vincitori delle gare olimpiche, sia ad Atene sia a Parigi, non ricevevano quasi mai una medaglia a simbolizzare la vittoria ma venivano premiati con coppe e trofei. Conte, però, a Parigi intascò ben 16000 franchi per la sua affermazione, una bella somma per quei tempi. Nel 1946 Antonio fece ritorno nel paese natale in compagnia di Paola Fedele, sua nuova compagna. Morì nel 1953 all’ospedale minturnese, a lui è dedicata una targa ricordo, lasciò tutti i suoi averi a chi gli fu accanto nella sofferenza negli ultimi giorni di vita.
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