ll 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario molto significativo nella storia italiana perché commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo.
È una festa nazionale, simbolo della Resistenza, della lotta partigiana condotta dall’8 settembre 1943 (il giorno in cui gli italiani seppero della firma dell’armistizio a Cassibile).
Da allora ogni anno, in varie città d’Italia da Nord a Sud, il 25 aprile vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria della Liberazione. Diversamente dalle altre edizioni, quest’anno la ricorrenza verrà celebrata, insieme al Sindaco Antonio Terra, nella Città di Aprilia, in concomitanza con l’87esimo anniversario della fondazione della città.
La cerimonia si è articolata in più momenti, il primo dei quali la celebrazione di una Santa Messa presso la Chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti, alla presenza delle Autorità Militari e civili e delle rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’arma, in prima fila il Prefetto di Latina Maurizio Falco, la presidente provinciale dell’Anpi, Teresa Pampena, il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ed il sindaco Antonio Terra.
Successivamente, il corteo ha seguitato il percorso con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti, in Piazza della Repubblica, dove si sono svolti i saluti alla città da parte del Primo cittadini, della presidentessa Anpi, e del Prefetto di Latina, il quale ha accolto con entusiasmo l’idea lanciata di poter celebrare questa importante festa, ogni anno in un comune diverso affinchè tutti si sentano parte di una così’ valorosa memoria e ricorrenza.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri di Aprilia in Piazza Roma.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.