Il pentito Agostino Riccardo semina altre mine sulla strada difensiva di Maietta

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LATINA- Agostino Riccardo, dopo Riccardo Pugliese, è il secondo pentito del clan Di Silvio che sta collaborando con la giustizia e sta parlando ai giudici della DDa di Roma, rivelando particolari molto utili per arricchire l’inchiesta Arpalo, per cui, martedì 6 novembre, si aprirà il processo che vede sul banco degli imputati, oltre all’ex parlamentare ed ex presidente del Latina calcio,Pasquale Maietta,ancora rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, altri 12 imputati che dovranno rispondere di corruzione,bancarotta fraudolenta,riciclaggio aggravato dalla trasnazionalità,trasferimento fraudolento di valori. Agostino Riccardo ha parlato di Pierluigi Sperduti, ora tim manager dell’Aprilia calcio,il cui tenore di vita cambiò appena si mise alla corte di Maietta, andando ad abitare in un attico,con piscina;ha parlato di riunione frequenti, che si svolgevano nel bar, che era della moglie di Maietta, anche per la campagna elettorale.Si parlava di appalti e mazzette necessarie a chiudere operazioni.Con lui c’erano Palletta, Viola, Cha Cha e naturalmente l’on.Maietta
Agostino Riccardo era il guardaspalle di Fabrizio Colletti,figlio di Paola Cavicchi e veniva pagato 250 euro a settimana.Si parlava di società, cooperative, di dipendenti non pagati,di 30/40 società intestate ad uno solo dei prestanome.Emerge anche il ruolo di spicco di Paola Neroni, moglie di Sperduti,che sapeva sempre tutto perché conosce da una vita Maietta. Nell’interrogatorio del 10 ottobre spunta anche il nome dell’avvocato Paolo Censi, che si suicidò alla vigilia di Natale del 2014. Maietta era agitato perché perse tanti soldi che sarebbero stati riciclati nel Latina calcio,ma anche “nei paradisi fiscali”,particolare riferito da Costantino Di Silvio,detto Cha Cha. Si Parla anche di una missione a Milano, per la campagna acquisti giocatori, con 5 milioni in contanti e fondi neri,frutto della vendita di uno dei giocatori più prestigiosi, che però venne ceduto, ufficialmente, per soli 800 mila euro, mentre ci sono altri 600 mila in nero, come in nero veniva pagata una parte dei giocatori. Spesso Paola Cavicchi e Maietta litigavano. Gli omissis sono tanti, coprono otto pagine,in chiaro ci sono solo 4 fotografie: Maietta, Sperduti,sua moglie,Paola Neroni e Pietro Palombi,entrambi dipendenti dello studio Maietta, altre foto, una quindicina, sono coperte da segreto.L’inchiesta della DDa di Roma si sta concentrando proprio su tutto questo e su gli altri personaggi che gravitavano nel mondo melmoso di Maietta.
(Fonte Vittorio Buongiorno-Messaggero Latina)


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