Il ‘libro bianco’ di Moscardelli, il Senatore detta la linea al Pd

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LATINA – Non ha ancora abbandonato il grande sogno di poter portare nella sua Latina la sede dell’Ema, anche se il ministro della Salute Lorenzin ha chiaramente indicato Milano nel caso l’Angenzia Europea del Farmaco venga assegnata all’Italia dopo la Brexit. Eppure ci sono anche altri temi nell’articolata disanima della situazione politica che il Senatore Claudio Moscardelli propone al suo partito in vista della prossima assemblea Democratica che il presidente Emanuele Ingellis è pronto a convocare a breve.
“L’occasione dell’assemblea del PD di Latina che Ingellis ha in programma di convocare – scrive Moscardelli – può favorire un confronto positivo se riusciremo a mettere in campo un progetto e delle proposte. Il referendum costituzionale e il confronto per incalzare la nuova amministrazione di Latina sulle scelte da compiere saranno i temi di impegno per porre il PD quale interlocutore di tanti cittadini attenti al cambiamento che si è verificato con il ballottaggio del 19 giugno. Il PD deve modificare la propria organizzazione e la modalità con cui confrontarsi, tuttavia è sul piano delle idee che il PD dovrà innanzitutto fare un salto di qualità.
Il PD deve porsi come interprete delle aspirazioni di sviluppo e di crescita della Città sul piano culturale ed economico. Creare opportunità deve essere il tratto distintivo della nostra proposta. I giovani, i ceti popolari, gli imprenditori e i professionisti hanno l’esigenza e l’aspirazione di vedere le attese di cambiamento tradursi in progetti di crescita e di lavoro dentro una comunità solidale, capace di offrire sostegno e prospettive dopo i lunghi anni di dissipazione del patrimonio di innovazione e di sviluppo della seconda città del Lazio. Il PD deve aprirsi al contributo di energie nuove con sensibilità diverse per porsi quale forza protagonista di un progetto di rinnovamento del ruolo di Latina e della provincia per cui sono indispensabili i diversi livelli di governo regionale, nazionale ed europeo. Latina deve aspirare a crescere come città europea capace di dare standard di qualità per i servizi ai cittadini, a partire dalla qualità e dalla vivibilità dei quartieri e dei borghi. Investire le risorse dei ristori per la centrale nucleare e per la discarica nelle realtà che sopportano le servitù e centrare il piano opere pubbliche nei cinque anni per i servizi ai cittadini è il primo passo per ridare credibilità all’Istituzione Comune. Trasparenza ed efficienza della macchina amministrativa saranno la sfida primaria per un governo all’altezza delle aspettative. Quali i progetti su cui puntare?
Agenzia Europea del Farmaco e Polo di ricerca di innovazione e sviluppo sono due progetti su cui innestare una spinta decisiva per il rilancio industriale di Latina che non può prescindere da un salto di qualità sul piano dell’innovazione e la presenza dell’Università La Sapienza è una risorsa non sfruttata per la capacità di ricerca. I servizi alle imprese in termini di rapidità e di efficienza quali lo Sportello Attività produttive e il sostegno all’internazionalizzazione sono le misure di supporto necessarie per la ripresa. Le infrastrutture sono un tassello decisivo e la gara aggiudicata per l’autostrada Roma Latina, la bretella Campoverde-Cisterna – Valmontone e il collegamento con Fiumicino è il pilastro indispensabile per il nostro sistema industriale ed economico per cui mi sono battuto da anni ed è l’unico progetto di finanza rimasto in piedi non per caso della Legge Obiettivo che è stata azzerata stante il suo fallimento. Oggi Latina ha bisogno immediatamente di recuperare il finanziamento regionale del 2005 di dieci milioni di euro per la strada Mare Monti per collegare la Città a Latina Scalo, che incrocia la tangenziale nord est fatta inserire come opera compensativa con l’autostrada creando così una mobilità fluida e sinergica ferro e gomma. Il contesto urbano e ambientale sono potenti attrattori di investimenti anche sul piano industriale oltre che propriamente turistico: occorre iniziare dal completamento della viabilità retrostante il lungomare e recuperare il patrimonio dell’area termale alla Città svenduto dalla destra. Su questi due premesse si può sviluppare una marina che crei ricchezza e lavoro. Sulla cultura Latina può rilanciare il proprio ruolo su due grandi progetti quali La Casa Della Musica -Dizionario della Musica Italiana oltre alla nuova Biblioteca Comunale ed Universitaria. Vi sono inoltre strutture di grande valore come il Palazzo della Cultura, il Museo Cambellotti, l’ex Garage Ruspi e Satricum che possono concorrere a dare uno spessore di valore europeo all’offerta culturale di Latina. Le città medie europee che più hanno investito in cultura hanno visto decuplicare il reddito pro capite dei cittadini. Politiche tese a creare opportunità, crescita, lavoro e benessere non possono essere efficaci se non accompagnate da una comunità sicura, che contrasti efficacemente la criminalità, solidale, capace di combattere povertà e disagio sociale. Vi sono molti strumenti normativi nuovi a livello regionale e nazionale(legge terzo settore e legge dopo di noi per esempio) che debbono trovare traduzione a Latina con il concorso del volontariato per sostenere politiche sociali inclusive e capaci di garantire i diritti primari come la casa, il lavoro e lo studio: una città giusta che generi coesione e solidarietà”.


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