Il grattacielo Key resta confiscato e rimarrà così in attesa che diventi patrimonio dello Stato. Dopo cinque ore di camera di consiglio, i giudici della Corte d’Appello di Roma, presieduta da Tommaso Picazio, hanno emesso il dispositivo. Il nodo principale del processo era quello relativo alla confisca del bene, materia di discussione e confronto su cui il collegio difensivo, composto dagli avvocati Luca Giudetti, Domenico Oropallo e Nicolò Giglio, aveva puntato, presentando corpose memorie e chiedendo la restituzione del bene perchè non è profitto del reato.
Al termine di una lunghissima camera di consiglio i magistrati si sono pronunciati confermando la sentenza di primo grado, emessa dal Collegio penale del Tribunale di Latina nel gennaio del 2015.
Il verdetto era stato emesso ad un passo dalla prescrizione dei reati, tra cui quello di infedeltà patrimoniale. Ora la bruttura in pieno centro rimarrà ancora per tanto tempo, ma si spera che lo Stato acquisisca l’immobile in modo celere perchè quel che resta del grattacielo di 14 piani non può certo rimanere ancora per lungo tempo come biglietto da visita per chi entra nel centro città.
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