Giuseppe Cario è sotto protezione.Così titola stamane Latina Oggi. Da venerdì scorso il coordinatore della sezione Gip del Tribunale di Latina è costretto a spostarsi con una pattuglia che ha la consegna di seguire il magistrato, procedendo ogni volta alla “bonifica” di ciascun luogo dal quale inizia lo spostamento.

La procedura,scrive il direttore Panigutti, prevede che il giudice debba comunicare alla Questura, attraverso un numero di telefono dedicato, tutte le volte che ha intenzione di spostarsi da casa o dall’ufficio, attendere che arrivi una pattuglia, pazientare finché gli agenti non abbiano accertato che il luogo di partenza dello spostamento sia sicuro, e poi finalmente può salire sulla propria auto e muoversi con al seguito un’auto di servizio. La vita quotidiana del magistrato, abituato a muoversi liberamente in città a qualsiasi ora e in qualsiasi ambiente, ha subito un cambiamento totale e le nuove abitudini costituiscono un motivo di tensione continua, non soltanto per il magistrato, ma anche e soprattutto per le persone che gli vivono accanto.

Il gip Cairo ha mandato in  galera tanti delinquenti, in questi anni e tanti esponenti del clan Di Silvio – Ciarelli. Lo abbiamo incontrato,qualche volta, al mercato coperto, mentre faceva la spesa in tranquillità. In queste ultimi giorni tutto è cambiato ed ora deve essere protetto, deve avere la scorta.


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