LATINA- Che bella questa prima domenica d’agosto.Piazza del Popolo è silenziosa.Le mura,i portici,la strada, tanto amata da Pennacchi, guai a pavimentarla,sono bollenti,come bollente è il cuore di Adinolfi,che urla al nevrotico Bellini,amante della bici:
“Ti stacco il collo”.Esagerato! Non ci sarà nessuna rivoluzione d’ottobre, nessuna rivoluzione francese, nessuna ghigliottina,in piazza del Popolo.Intanto Adinolfi sogna di diventare sindaco.
Nell’aula consiliare faceva un caldo torrido. I ventilatori erano tanti, ma nemmeno uno straccio di condizionatore. E’ tutto rotto all’interno del comune, dopo le macerie lasciate da DI Giorgi e camerati vari, la giunta Coletta non svolta. Annaspa.
Se si votasse a settembre sarebbe un flop. Addio Aramini,Bellini,Campagna, D’Achille,Giri.E’ stato bello, ma è stato solo un giro di valzer e nulla più. Tutto il vento va in un’altra direzione, ma nulla è scontato,perché per il governo,giallo verde, è dura e il primo tagliando,in inverno, dirà molte cose.Anche Enrico Tiero scalpita. Vuole entrare nella Lega, lui che ha cambiato 3 partiti.Ma, forse,i leghisti lo rifiutano.Il generale agosto impone il riposo, le ferie.La lega spara a salve.Tripodi festeggia i 100 giorni,si crede quasi un Dio. Zicchieri è contro il suo sindaco,Procaccini, perché ha invitato Adriano Sofri al festival book ma la cultura è senza confini caro Zicchieri. Chi sarà l’alternativa a Coletta per non ridare in mano alle destre il comune?
C’è poco tempo per pensarci. A ottobre bisognerà fare una prima scelta.
Bella l’intervista a Giorgio De Marchis, del nostro Matteo Palombo. “Coletta avrebbe dovuto assumere come modello di riferimento quello di Zingaretti, ovvero andare oltre la storia di Latina. Invece lui ha scelto di essere contro quella storia, che può essere discussa, ma è comunque la nostra. Lui avrebbe dovuto avere la capacità di imporre un nuovo modello culturale. Recuperare la Latina della fondazione e poi degli anni ’70 e poi ancora della destra e proiettarla altrove. Ha scelto, invece, lo scontro e si sta rivelando una strategia perdente”.
il 2 agosto di 38 anni fa ero a Latina. Non ero partito con i miei genitori verso Bolzano. La strage fascista del treno diretto a Monaco, fu tremenda. L’on Luciano Barca lo incontrai al villaggio dei giornalisti e mi disse che non era stato un incidente, ma un attentato fascista.Era già in contatto con la direzione del partito comunista,in via Botteghe oscure e poco dopo partì di corsa verso Roma, dove era convocata la direzione nazionale.Era il tempo in cui partiti funzionavano ed erano forti.
Quante volte presi quel treno.Quanti ricordi, passando per Bologna centrale, Mirandola,Crevalcore, S Giovanni in Persiceto, S. Felice sul Panaro.
Oliver Tassi si discosta dal trionfalismo LBC, sui conti della società rifiuti ABC. Le crepe nella maggioranza aumentano,
E’ il 5 agosto e a Venezia è lutto. Morte a Venezia era il titolo del grande film di Luchino Visconti. Nel Canal Grande si corre come matti, con i motoscafi, così come in auto.Ieri 3 morti e 4 feriti Un sabato tragico.
l’ingorgo c’è stato. Tutti in marcia verso le vacanze.
Anche i quattro braccianti di Foggia tornavano, non dalle vacanze, ma da una dura giornata nei campi, sotto il sole. Avevano raccolto tanti pomodori. Sono morti con la stanchezza nel volto.Non erano in Italia per delinquere!


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