FONDI – C’è anche un’attività di Fondi tra i tre migliori produttori di formaggio fresco del Lazio.
Terzo classificato nel prestigioso concorso “Premio Roma”, ormai giunto alla sua 16esima edizione, è infatti risultato il Caseificio Paolella.
La storica azienda, con sede in via Pantanello a Fondi, si è distinta per uno straordinario formaggio fresco di bufala.
Si tratta di un riconoscimento particolarmente importante, conquistato nell’ambito di un concorso bandito per la prima volta nel 2003, promosso dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato da Agro Camera in collaborazione con Arsial, Unioncamere e con tutte le Camere di commercio del Lazio.
Il formaggio del caseificio Paolella, come annunciato durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta ieri, è risultato il migliore del Lazio dopo il caprino nobile della “Monte Jugo” di Viterbo e il fresco di capra de “La Quercia” di Roma.
L’azienda di Fondi, riferisce la Camera di Commercio di Latina in una nota, già nel 2017 si era classificata al secondo posto per la propria pasta filata fresca ottenendo anche il premio di miglior prodotto Dop di tutto il concorso a conferma dell’alto livello qualitativo dei derivati dal latte di bufala, proveniente solo da allevamenti di Fondi e dell’Agro Pontino.
Valore aggiunto dell’azienda a conduzione familiare da ormai quattro generazioni, la conservazione, nel tempo, di tutte le tecniche di produzione artigianale, oggi affiancate da sistemi di controllo all’avanguardia e innovazioni che conferiscono al prodotto finale un valore aggiunto.
“Ancora una volta – ha tenuto a sottolineare il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Latina Mauro Zappia – il lavoro e la qualità hanno permesso a delle aziende del nostro territorio di ottenere questi importanti riconoscimenti nell’ambito di una vetrina di grande interesse per la promozione delle produzioni a livello regionale e nazionale. Questo premio certifica la tradizione e la bontà del lavoro che molte realtà del territorio portano avanti con impegno nonostante le tante difficoltà.
Allo stesso tempo viene rimarcata la centralità che assume l’agricoltura e il settore gastronomico nell’economia della nostra provincia: un settore che insieme a quello del turismo deve assumere l’importante ruolo di volano”.
La struttura del Concorso ha previsto due sezioni: una regionale, riservata alle aziende di Roma e del Lazio, ed un’altra aperta anche alle imprese extra-laziali ed estere nazionali per stimolare un confronto con produzioni simili per tecnica produttiva ma diverse per tradizione.
Sono state 123 le aziende partecipanti, tra queste 37 del Lazio e 33 imprese dal resto d’Italia; consolidata anche la partecipazione di eccellenze estere.
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