Il farmaco per la cura della leucemia, porta la sigla di una delle eccellenze farmaceutiche site nel nostro territorio; AbbVie.
E’ appena giunta la notizia che l’Istituto Nazionale per la Salute e l’Eccellenza Clinica del Regno Unito (NICE) ha messo l’Ok (Final Appraisal Determination-FAD), affinchè il venetoclax in combinazione con rituximab venga reso disponibile da parte del Servizio Sanitario Inglese per il trattamento di pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante/refrattaria (LLC R/R) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia.
“La nuova combinazione, valutata nello studio Murano e approvata dal NICE, darà ai pazienti la possibilità di vivere più a lungo con la prospettiva di un periodo senza trattamento, consentendo inoltre risparmi per il sistema sanitario nazionale”.
“Una volta rimborsata anche in Italia, la combinazione venetoclax più rituximab nella LLC recidivante/refrattaria permetterà alla comunità scientifica di beneficiare di una nuova arma nella lotta contro questa patologia” – sottolinea il prof. Antonio Cuneo, direttore della sezione di Ematologia Università di Ferrara. “I dati dello studio MURANO hanno evidenziato che l’associazione venetoclax più rituximab ‘chemio-free’ è in grado di offrire una sopravvivenza libera da progressione superiore rispetto alla chemio-immunoterapia convenzionale. Inoltre, per la prima volta, un regime terapeutico che include una nuova molecola, venetoclax, combinato con un anticorpo monoclonale, può essere somministrato per un periodo fisso, ovvero per due anni, alla fine dei quali i pazienti possono interrompere l’assunzione del farmaco”.
Venetoclax è stato sviluppato da AbbVie e Roche. Viene commercializzato congiuntamente da AbbVie e Genentech (gruppo Roche) negli Stati Uniti, e da AbbVie al di fuori degli Stati Uniti.
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