LATINA – Sono iniziate a Latina, martedì 4 ottobre, le lezioni del corso di Laurea triennale dell’Università Roma Tre dei Dipartimenti di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo (DAMS). Nell’Aula magna dell’Istituto Vittorio Veneto Salvemini, plesso che ospita le lezioni, si è svolta l’inaugurazione dell’attività didattica, con la partecipazione dei docenti dell’Università e dei rappresentanti delle istituzioni.
Tra i presenti la vice commissario al Comune di Latina, vice prefetto Monica Perna, la preside dell’Istituto Salvemini, Marina Rossi, il responsabile del Dipartimento di filosofia, comunicazione e spettacolo del Dams Roma Tre, Roberto Morozzo Della Rocca, il presidente della Fondazione Roma Tre teatro Palladium e docente di musica Luca Aversano, il responsabile dell’area didattica del Dams, Enrico Carocci, il segretario generale della Cisl Latina, Roberto Cecere, e i docenti dell’Università romana Ilaria Antonella De Pascalis, Stefania Parigi, Lia Lucchetti, Elio Ugenti, Giacomo Ravesi, Maria Claudia Guattari.
«Abbiamo una città che ha bisogno di trovare momenti culturali importanti, che forse sono mancati negli anni passati – ha affermato la sub commissario Monica Perna -. Nelle prossime settimane riusciremo forse a riaprire il teatro cittadino e, attraverso anche il contributo del dipartimento Spettacolo del Dams Roma Tre, vogliamo che Latina sia non solo il luogo dove si vive e si lavora, ma sia una città in cui ci si dedica ad attività culturali, che sono fondamentali. Noi ci impegneremo nei mesi in cui siamo stati chiamati a governare per dare alla città una nuova stagione di crescita culturale», ha poi aggiunto Perna.
«Investiamo in questa iniziativa molte energie e risorse – è stato il commento del professor Roberto Morozzo Della Rocca -. A Latina c’è già la presenza in campo scientifico ed economico dell’Università La Sapienza, e ora con quest’offerta prettamente umanistica, la città amplia le occasioni di formazione a favore dei giovani del territorio. Speriamo – ha aggiunto il docente – nella risposta di Latina, che poi non è soltanto di Latina perché possono venire qui a studiare anche dall’hinterland, dalla Campania o da altre zone».
La preside dell’Istituto Salvemini, Marina Rossi, si è detta «felice che questa iniziativa inizia a prendere forma, anche perché – ha spiegato – noi abbiamo sia il corso di cultura e spettacolo professionale, sia il corso di moda e turismo, tutti prodromi di una futura frequenza universitaria per i nostri ragazzi in una facoltà come il Dams. E poi – ha aggiunto – la contaminazione culturale che segue all’insediamento di un’Università è assolutamente importante per la costruzione culturale di una comunità».
Luca Aversano, nel corso del suo intervento ha evidenziato come molti docenti del Dams Roma Tre hanno deciso di venire a Latina da Roma a fare lezione senza percepire un euro in più. «A Latina – ha proseguito il presidente della Fondazione Roma Tre teatro Palladium – vogliamo essere in sintonia con il territorio, con gli operatori culturali, e mettere in campo progetti di valore».
Enrico Carocci, ha affermato: «Non ci siamo limitati a portare il Dams a Latina, noi qui stiamo cercando di creare qualcosa di nuovo, un percorso formativo che per certi aspetti colma delle lacune, e si differenzia dai percorsi formativi Dams che già esistono da alcuni anni a Roma. Più in particolare – ha spiegato – abbiamo pensato ad un percorso orientato a creare delle figure di professionisti nel panorama attuale che, alla fine di questo percorso triennale, dovrebbero essere in grado di orientarsi nel mondo del lavoro. I dati ci dicono che un discreto numero di chi ha frequentato il Dams riesce a trovare un’occupazione nel campo dello spettacolo o in ambiti affini. A Latina ci saranno dei laboratori specificamente dedicati all’audiovisivo, allo spettacolo, alla musica, in contesti digitali. Vogliamo formare operatori in grado di lavorare sull’oggi».
Stefania Parigi, docente Dams di cinema e televisione, ha dichiarato che «questo percorso inaugurato a Latina guarda al futuro, alla nuove tecnologie, alla pratica oltre che alla teoria e alla storia, senza dimenticare tuttavia il passato. La nostra idea di portare il Dams a Latina è nata, insieme a Roberto Cecere, anche per valorizzare il territorio dal punto di vista cinematografico. Qui il cinema ha una storia ricchissima, che non si perde negli anni ’30, ma che continua ad andare avanti nel futuro. Spero – ha concluso – che si possano fare delle iniziative culturali in un rapporto costante tra l’Università e il territorio».
Per Roberto Cecere, che nel 2021 ha conseguito proprio al Dams di Roma Tre una seconda laurea magistrale, e che si è speso con forza per portare a Latina la triennale del Dams “questo corso di laurea – ha detto – è solo l’inizio. Il traguardo finale sarà creare a Latina una grande facoltà umanistica. Abbiamo già l’Università La Sapienza che fa tantissimo sotto l’aspetto scientifico, ma diversificare l’offerta formativa con due Atenei rappresenta un motivo di orgoglio per la città. Penso – ha proseguito Cecere – che ci siano tutti i presupposti per fare bene, ma serve la collaborazione di tutti, perché questa è una partita che non ha un colore politico. Abbiamo portato il Dams qui a Latina in maniera asettica. Io mi sono spersonalizzato del mio ruolo e ho dato il mio contributo da allievo. E da allievo credo che si possa dare una prospettiva a tanti ragazzi che a Latina amano questo lavoro: l’arte, il cinema, la musica, il teatro, tutte discipline che servono a far crescere una comunità, e di cui Latina ha bisogno”. Cecere ha poi lanciato la proposta di una nuova sede per il Dams a Latina. «Roma Tre ha già visitato i locali della Banca d’Italia, che è lo stabile più importante della città. Penso che possa essere uno spazio per i giovani, e il Dams vuol dire giovani», ha concluso.
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