ROMA – A parole sembrerebbero averlo capito, vedremo se poi sarà così anche nei fatti. Dunque o il Centrodestra elegge un ‘suo’ Presidente della Repubblica o il bipolarismo è finito e con lui anche la ragion d’essere della coalizione tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega insieme agli altri esponenti centristi.

A quel punto il Pd sarà, come lo è stato in questi anni, il partito cardine del sistema come successo praticamente negli ultimi 15 anni con buona pace dei sogni di leadership di chiunque aspiri ad essere leader fuori da quel partito o da quell’area politica.

Proprio per questo si sono riuniti oggi a Roma a Villa Grande i leader dei partiti e dei movimenti politici del centro-destra, per esaminare la situazione politica in vista dell’elezione del nuovo Capo dello Stato.

«L’incontro – si legge nel comunicato – è servito a ribadire l’unità di intenti del centro-destra.
Nel confermare il reciproco rispetto per le diverse scelte in ordine al Governo Draghi, i leader della coalizione concordano sulla necessità di un percorso comune e coerente, che va dalla scelta del nuovo Capo dello Stato alle prossime elezioni politiche, valorizzando anche le occasioni di convergenza parlamentare sui contenuti che da sempre sono patrimonio comune della coalizione.

La figura del nuovo Presidente della Repubblica deve garantire l’autorevolezza, l’equilibrio, il prestigio internazionale di chi ha la responsabilità di rappresentare l’unità della Nazione.

Alla luce di queste considerazioni il centro-destra, che rappresenta la maggioranza relativa nell’assemblea chiamata ad eleggere il nuovo Capo dello Stato, ha il diritto e il dovere di proporre la candidatura al massimo vertice delle Istituzioni.

I leader della coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi sia la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’Alta Carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono. Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta.

Su questa indicazione, le forze politiche del centro-destra lavoreranno per trovare le più ampie convergenze in Parlamento e chiedono altresì ai Presidenti di Camera e Senato di assumere tutte le iniziative atte a garantire per tutti i 1009 grandi elettori l’esercizio del diritto costituzionale al voto».


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