Latina- Il calcio è lo sport più bello del mondo ed è vero. Il calcio unisce, emoziona e fa piangere.
L’attaccamento alla propria squadra va aldilà della nostra ragione di esistere.
Quando poi gioca la nazionale, è un’intera Nazione che si mobilita, che soffre, che spera, che sorride, che piange.Nazione e Popolo.
Quello che Salvini, per ora,ha compreso.Nazione e Popolo insieme,per unire e parlare a masse sterminate di popolo,come seppe fare Berlinguer, che parlò al cuore e alla ragione della gente, sapendo unire le aspettative, le sofferenze e le speranze di milioni di persone.
Anche in politica bisogna saper cogliere i momenti,perché i treni passano una volta sola. Moscardelli ha ragione quando afferma che occorre una nuova classe dirigente.Ora o mai più .Perché la svolta già c’è.E Coletta deve voltare pagina subito, perché è già tardi.
Quest’anno in Russia gli azzurri non ci sono, ma gli ascolti,davanti alla TV, aumentano di giorno in giorno. Pensate all’Islanda, la più piccola delle nazioni presenti,con meno di 400 mila abitanti,davanti al video c’era il 99% della popolazione.Per noi italiani ci sono rimpianti,ma,qualche volta, capita di essere eliminati, anche se finora non abbiamo visto il grande calcio.Ha deluso l’esordio dei panzer tedeschi, che hanno perso, non ha brillato il grande Brasile,che ha pareggiato con la piccola Svizzera.Abbiamo visto sbagliare un calcio di rigore da Messi; abbiamo ammirato Ronaldo,che resta il migliore del mondo, il gol splendido di Kolarov.
Crescono dunque gli ascolti su Mediaset, con share importanti che fanno di canale cinque la n 1 in questi giorni,specialmente tra il pubblico giovanile, con età tra 16 /25 anni.
La RAI ha rinunciato e Mediaset ha invece fatto bene ad acquistare i diritti.IL calcio accomuna, perché nel pallone si identifica un’intera Nazione.
Anche sabato, per la promozione in serie A, tutta Frosinone e tutta Palermo erano davanti a Sky per vedere la finalissima.
Ognuno sta scegliendo una squadra su cui puntare, per cui tifare.Ventura, nell’intervista alla Gazzetta dello sport, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Lui dice che non ha tante colpe per la nostra eliminazione.La politica avrebbe rovinato tutto,quella politica che è come il prezzemolo, perché sta in mezzo a tutto quanto gira intorno a noi.Oggi gli ascolti lievitano e raggiungeranno cifre record nella parte finale del campionato del mondo. Perché questo è il calcio,signori miei! IL calcio è passione, è l’orgoglio di un borgo, di un comune, di una città, di un’intera Nazione.IL calcio unisce, nel bene e nel male ed oggi noi, che non vediamo i nostri calcare l’erba verde di Mosca, tifiamo per un’altra squadra,con qualche delusione e qualche ricordo. Quando vincemmo ai mondiali, piazza del Popolo e tutte le altre piazze d’Italia, erano invase da bambini, anziani giovani,tricolori ovunque, per festeggiare, per sventolare.Ricordo il mio primo servizio,a Nettuno, quando tornò Bruno Conti dai mondiali di Spagna. Il compianto Pietro Pasquetti mi mandò in piazza per fare la cronaca. Ero emozionato.Era il 1982.Fu un tripudio!
Durante lo svolgimento delle gare, in cui erano impegnati gli azzurri,trionfava il silenzio, lungo le strade non circolava neppure un’auto. Si sentivano le urla dalle varie abitazioni.Tricolori dappertutto.
Era una festa collettiva. Questo è il calcio, signori!
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