TERRACINA – La vicenda legata al torneo di “Burraco” tenuto nei giorni scorsi all’interno del Museo della Bonifica Pontina, credo che al di là delle “scuse” diventate pleonastiche con il passare dei giorni di una consigliera comunale neo eletta nelle fila del PD e partecipante all’evento, credo vada approfondita.
A ben leggere le cronache cittadine, anche lo stesso partito della consigliera giocatrice di”Burraco” ha preso le distanze da un sistema insufficiente di gestione di uno dei siti fondamentali per virtuose politiche culturali e di valorizzare della storia locale attraverso iniziative qualificanti per la città.
Nel voler approfondire la vicenda non c’è in noi nessuna voglia di porre al pubblico ludibrio coloro o chi con sufficienza ha consegnato le chiavi del luogo e indicato il personale occorrente per la custodia e sorveglianza del luogo durante il torneo, come credo che gli eletti del centro destra in consiglio comunale dovrebbero formulare una interpellanza affinché l’amministrazione comunale accerti le eventuali responsabilità e le esponga nella sede deputata.
Pertanto sarebbe utile sapere:
- Se è stata presentata regolare domanda scritta per utilizzare il museo per il torneo di Burraco;
- Se è stato richiesto l’utilizzo del museo informalmente;
- Chi ha rivolto la richiesta, formale o informale al Comune;
- Chi ha ricevuto la richiesta e dato il benestare per l’utilizzo del museo;
- Chi ha incaricato il personale dell’Ente di aprire e presenziare al museo;
- Se la collettività dei terracinesi si dovrà far carico di rifondere al custode lo straordinario notturno effettuato al museo.
Dopo decenni e milioni di euro impegnati nel recupero del Palazzo della Bonifica, riteniamo che la chiarezza di oggi sul fatto specifico possa essere da efficace deterrente alle possibili leggerezze di domani.
Gina Cetrone
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