Buona domenica, oggi vi accompagno, insolitamente, con un buongiorno festivo extra.
Sabato 29 maggio 2021 ho partecipato, a Marina di Massa, come socio della Associazione Nazionale Marinai d’Italia, a PuliAMO il mare – giornata dedicata alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Non sono un marinaio o ex (quindi non posso far promesse di conseguenza), ma socio della sezione locale di Massa, in quanto usufruitore della piccola spiaggia gestita dall’ANMI Massa, a latere della foce del fiume Frigido, a perenne rischio di occlusione, con scogliera finale. Ho documentato l’evento in tempo reale. Nella cronaca locale di Massa, di domenica 30 maggio 2021, vi sono servizi su La Nazione ed Il Tirreno che danno risalto all’evento. Con l’occasione ho conosciuto una giovanissima giornalista, Camilla Di Maria, studente lavoratrice in Lettere Moderne, colà capitata, come inviata da Il Tirreno (che mi ostracizza ed oscura a livello di redazione locale ed attraverso il Direttore Stefano Tamburini, perché “devo imparare l’educazione”), chiedendo informazioni in merito alla manifestazione. Con l’empatia che ritengo a me connaturata, l’ho accompagnata sul luogo di ripulitura del mare e, per colleganza, l’ho presentata al Presidente ANMI Massa Giampiero Bertipagani ed al Vice-Presidente Marco Alberti, marinaio, musicista e scrittore.
Dopo questa premessa, nell’affermare l’alto valore ecologico dell’iniziativa dell’ANMI Massa, vorrei ribadire, con la libertà d’espressione che mi è consona e che non sente necessità di chiedere scusa a nessuno per le opinioni da me manifestate in passato, che non mi sento con la coscienza pulita, dopo aver contribuito a raccogliere, estraendo i materiali dalla scogliera, 21 grandi sacchi di plastica con materiale ligneo ed altri 6 più piccoli di plastica, vetro ed oggetti di indifferenziata di grandi dimensioni. Queste iniziative andrebbero ripetute ciclicamente e, come ha dichiarato il Presidente ANMI Massa, occorrerebbe concertazione tra enti pubblici ed associazioni di volontariato per questa battaglia ecologica a tutela dell’ambiente, dal mare ai monti. Non mi sento con la coscienza a posto, ma educato all’ecologia da genitori assennati. Nonostante il mio impegno civile e politico anche come iscritto alla CGIL Massa, ANPI Massa, temporaneamente al PD e da maggio tornato ad iscrivermi al C.A.I. (acronimo che non significa Centro Alcologico Integrato ma, bensì, Club Alpino Italiano) di Carrara. Nessuno, in verità, dovrebbe sentirsi con la coscienza pura di fronte al riscaldamento globale del clima, al dissesto idrogeologico, all’inquinamento da sostanze chimiche di aria, acqua e terra che dal ventesimo secolo il c.d. homo sapiens ha messo in scena sul pianeta. Terra che è unica, come sembra nell’universo, non ricambiabile con la Luna o Marte, a noi più vicini, per la loro ormai nota inospitalità e non abitata né da lunatici né da marziani. Sento mia, per coscienza ecologica, tutta la gravità delle condizioni ambientali che stanno preparando, inesorabilmente, l’estinzione di specie vegetali ed animali. C’è solo da decidere, a livello, globale di quanto si voglia ritardare le lancette dell’orologio verso l’Apocalisse. Buon lavoro e buon futuro a tutti.
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