Il Buongiorno Dell’Amico. Buongiorno rosso

Ancora zona rossa?

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Buongiorno, non per tenere fede a miei trascorsi politici giovanili, ma ho deciso che, a fronte di qualsiasi decisione del governo nazionale Conte bis o regionale toscano, Giani primo, per me, questo Natale, sarà rosso. A dieci giorni dalla più grande ricorrenza al mondo, non chiedo a tutti di condividere i grossi timori di un sessantottenne sessantottardo ritenuto soggetto fragile dal punto di vista sanitario, ma vi invito a riflettere su quelli che sono rischi di passare oltre.

Eviterò, da qui all’Epifania, con maniacale puntualità, ogni assembramento, ogni centro commerciale, ogni viaggio, ogni esodo verso piste da sci e mari del sud. Non sono diventato un misantropo (ho ancora lo spirito del viaggiatore e nel 2021 spero di utilizzare due voucher per viaggi già prenotati all’estero), ma se mi riesce, vorrei stare in aderenza al motto latino “primum vivere”. Sono sconvolto dai 65.000 morti per e da Sars Cov 2, in Italia; sono stordito dalla percentuale di morti da e per covid 19, in Provincia di Massa , la più alta, relativamente alla popolazione, inspiegabilmente, di tutta la Toscana. Sono stupito, dopo gli assembramenti domenicali, dalla passeggiata di Viareggio a quelli nel centro di Firenze; sono sconcertato dal trovarmi pienamente d’accordo con la cancelliera tedesca Angela Merkel che ha deciso lockdown duro fino alla Befana (e tutti zitti i Presidenti dei lander tedeschi).. Lungi da me sentirmi un “garantito”, avendo una pensione di ex dipendente del Servizio Sanitario della Regione Toscana. Lungi da me non essere pienamente solidale con ogni partita IVA, commerciante grande e soprattutto piccolo, ogni ristoratore, pizzaiolo, albergatore, ottico, pizzicagnolo, ambulante, rappresentante del mondo artistico, proprietario di autorimesse etc. La differenza tra la nostra patria e la “perfida Albione” è che non tutti potranno essere “ristorati al 100% delle loro perdite. Se non ci  “mascheriamo”, distanziamo oggi, se non capiremo finalmente cos’è una pandemia, se non arriveranno gli oltre 200 miliardi per il Recovery Plan promessi dall’ Europa (a cui potrebbero essere aggiunti i 36 del MES sanitario), ma anche se non vi sarà la capacità patrimoniale di un debitore di soddisfare le proprie obbligazioni, nel nostro futuro prossimo venturo potrebbe esserci il default di sistema.

Se non saremo in grado di fermarci, con un vero lockdown, almeno dal 20 dicembre al 6 gennaio 2021, dopo  la terza e la quarta ondata del coronavirus, non ci saranno, tranne che per i miliardari, più posti per tutti nelle rianimazioni, né loculi liberi per tutti nei cimiteri e, per i sopravvissuti, più posti per tutti alle mense della Caritas. Vorrei con tutto il cuore più ristori per tutti, ma di questo passo il ristoro lo avranno solo le Agenzie di pompe funebri. Sono ottimista per natura, ma vi sono segni sinistri che vedo tra lo scintillio delle palle dell’albero di Natale e la stella cometa sulla capanna del Presepe. Vogliate smentirmi con comportamenti saggi e solidali. Il miglior regalo che potranno farmi quest’anno, parenti ed amici, sarà quello di starsene a casa loro.

Lo dico non perché il coronavirus mi ha abbrutito sino a tal punto, ma perché voglio baci, abbracci e vaccini per tutti, prima della fine del 2021, per “tornare a vedere le stelle”, il sole, il mare e la montagna.


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