TERRACINA – “L’apertura al pubblico del Palazzo che Papa Braschi (Pio VI), alla fine del 1700, volle destinare a sede della organizzazione tecnico-amministrativa preposta al disseccamento delle Paludi Pontine (“Relazione e voto dell’Ingegnere Gaetano Rappini …”, 28 giugno 1777), è il risultato del notevole impegno, in primo luogo culturale, che il Comune di Terracina e la Regione Lazio, con il concorso della Soprintendenza del Lazio del Ministero per i beni e le attività culturali, hanno profuso, a partire dal 1986, quando l’edificio fu acquisito al patrimonio comunale e, dopo, dichiarato bene culturale inalienabile e recuperato per destinarlo a Museo Archeologico, Museo della Bonificazione Pontina, Biblioteca comunale Adriano Olivetti e Archivio storico del Comune” – afferma il Commissario straordinario Erminia Ocello.
Il taglio del nastro al ristrutturato Palazzo della Bonificazione Pontina e al “Museo della Città”, avrà luogo il 4 maggio 2016 alle ore 11.30.
Il programma stilato prevede il saluto del: Commissario straordinario Erminia Ocello Commissario straordinario del Comune, Alfonsina Russo, Soprintendente per i beni archeologici del Lazio e dell’Etruria meridionale, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato al ministero dei beni culturali e del turismo.
Nell’occasione sarà inaugurata la mostra dedicata a Duilio Cambellotti dal titolo “Questo luogo incantato”.
“Quest’anno ricorre il 140° anniversario della sua nascita – ricorda il Commissario Ocello.
Le opere di Duilio Cambellotti esposte nella mostra che sancisce la qualità di bene culturale inalienabile del Palazzo della Bonificazione Pontina e, quindi, di bene comune della comunità, non solo terracinese, evidenziano il rapporto fra le persone umane e l’ambiente naturale palustre del quale erano profondamente partecipi ma dal quale, nel contempo, tentavano di affrancarsi dalla cronaca di detto rapporto che Cambellotti con le sue opere ci ha illustrato si può partire per far comprendere, ai giovani soprattutto, la rilevanza del sistematico e tenace impegno necessario per liberarsi da vincoli naturali, sociali, economici e culturali che condizionano il progresso di una comunità.
L’apertura al pubblico del Palazzo della Bonificazione Pontina, con la ricchezza dei contenuti riferiti alla storia millenaria del territorio ove Terracina gravita, e la mostra delle opere di Duilio Cambellotti che a detto territorio fanno prevalente riferimento vogliono essere una occasione per stimolare a progettare e a costruire un futuro che, radicato in un passato la cui epopea vive ancora nel ricordo di quanti hanno operato nella bonifica degli anni venti e trenta dello scorso secolo, renda le persone più libere e consapevoli che il progresso si conquista e si sviluppa se ai condizionamenti della natura non si sostituiscono muri culturali e materiali.
Il catalogo delle opere di Duilio Cambellotti esposte nello storico Palazzo della Bonificazione Pontina nella memorabile occasione di inizio di una fruizione pubblica dello stesso per finalità culturali, sia anche lo strumento per conoscere e approfondire il passato relativamente recente e per concorrere a costruire il futuro”.
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