Il termine pesticida proviene dalla parola inglese pesticide con cui si intende la lotta chimica contro i pests, cioè contro quegli organismi che vivono a spese dell’uomo e ne provocano danno. I pesticidi principali si dividono in insetticidi (contro gli insetti), anticrittogamici o fungicidi (contro le muffe), erbicidi (contro le erbe infestanti), a cui si aggiungono gli acaricidi (contro i ragni), i nematocidi (contro i vermi nel terreno), i limacidi (contro le lumache e altri molluschi), i rodenticidi (contro i roditori) e i corvicidi (contro gli uccelli predatori). Da questa elencazione ne derivano i vantaggi che il loro uso procura all’uomo. Ma ci sono anche gli svantaggi. Secondo la FAO (Food and Agriculture Organization of United Nations) nel mondo si usano migliaia di tonnellate di pesticidi, di cui la maggior parte in Asia (52, 8%), seguita dagli USA (30, 2%) e, quindi, dall’Europa (13,8%). È stato calcolato che in media ne viene usato circa mezzo chilogrammo per ogni essere umano. In Italia da qualche anno c’è stata una forte diminuzione anche se la media pro capite rimane ancora molto alta perché essa si aggira intorno a 1 kg pro capite, e questo comporta che il nostro Paese sia “il sesto utilizzatore nella classifica mondiale dei pesticidi”. Secondo la Lega Ambiente la riduzione è connessa con la diminuzione della superficie agricola coltivata totale (SAU) e con l’aumento delle produzioni biologiche per le quali non si fa uso di pesticidi. A questo si aggiunga il fatto grave che tuttora in Europa si utilizzano i cosiddetti pesticidi illegali, che coprono in media circa il 12% del mercato europeo e che fruttano fino a 70 euro per chilogrammo di pesticida, che o non sono permessi o sono usati in modo improprio. L’UE ha promosso una campagna periodica, la Silver Axe, coordinata dall’Europol, per combattere l’uso di questi pesticidi, tant’è che già ne è stato sequestrato un quantitativo di circa 1350 tonn (https://www.ansa.it/europa/notizie/proprieta_intellettuale/2020/06/05/europol-sequestro-1346-ton-di-pesticidi-illegali-in-32-paesi_55b1e3d7-a900-4783-b427-4fc108ac789b.html, https://euipo.europa.eu/tunnel-web/secure/webdav/guest/document_library/observatory/resources/research-and-studies/ip_infringement/study10/pesticides_sector_it.pdf).
In genere, il pesticida illegale ha una composizione sconosciuta per cui non si possono conoscere gli effetti sull’uomo e sull’ambiente, che molto probabilmente saranno tossici e nocivi.
Sapendo che già i pesticidi legali presentano grandi rischi per la salute dell’uomo connessi con la produzione, con il commercio, con la detenzione, con la loro applicazione e, infine, con i residui nei prodotti agricoli destinati all’alimentazione, lascio al lettore la libertà di immaginare come questi rischi siano molto più elevati per i pesticidi illegali, soprattutto se sono composti clorurati, i cui effetti tossici sono notevoli. (Alcune notizie sono ricavate da un articolo del dott. Claudio della Volpe – https://ilblogdellasci.wordpress.com/2020/08/17/pesticidi-illegali/)
Francesco Giuliano
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