LIVORNO – Ci si aspetta una risposta positiva dopo l’incontro che si terrà il 10 ottobre a Roma tra Federmeccanica e le parti sindacali rappresentanti i lavoratori metalmeccanici che nella provincia di Livorno ammontano a 10 mila unità, divise soprattutto tra il polo siderurgico di Piombino e il settore della componentistica auto a Livorno. Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Uil chiedono il rinnovo del contratto nazionale con un ritocco sullo stipendio di 280 euro e la riduzione degli orari di lavoro, la regolarizzazione degli appalti, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e l’occupazione la conciliazione tempi di vita e lavoro. Questo un estratto del comunicato dei rappresentanti della Fiom Cgil di Livorno e Grosseto: “L’industria metalmeccanica sta vivendo una situazione di difficoltà in tutto il nostro paese ed anche nella provincia di Livorno molte importanti aziende sono interessate all’utilizzo di ammortizzatori sociali, a partire dalla situazione della siderurgia a Piombino ed al settore dell’automotive a Livorno. Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici si colloca in una fase storica caratterizzata dalla transizione digitale, ecologica ed energetica”.
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