ROMA – Pietro e Sergio Gangemi sono stati arrestati dai carabinieri perché applicavano un metodo mafioso e perché prestavano soldi a strozzo, minacciando la loro vittima con attentati.
Ricordo quando hanno abitato di fronte a casa mia.Loro organizzavano, nel terrazzo dell’ultimo piano, cene a base di bistecche alla fiorentina, accompagnate da vino e champagne a volontà. Amavano cantare e il fumo delle bistecchiere invadeva la mia camera. Nel cortile del palazzo c’erano una Ferrari testa rossa ed altre macchine di grossa cilindrata.La zona era sorvegliata perché uno dei due fratelli era agli arresti domiciliari e quindi le strade erano monitorate dalle forze dell’ordine.Una volta l’arrestato mi disse dal terrazzo “io non ho fatto nulla, non ho ucciso nessuno. Dicono però che ho evaso il fisco per 30 milioni di euro, ma io ho sempre pagato le tasse”.
Effettivamente, alcuni anni fa, gli furono sequestrati 30 milioni di euro nell’ambito di una indagine per evasione fiscale. Sequestro confermato anche in Cassazione.
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