LIVORNO – Ciclabilità, mobilità sostenibile (Pumms), ciclovia tirrenica, I ciclisti livornesi non sono convinti e chiedono fatti concreti: “Attualmente la situazione sulla sicurezza delle piste ciclabili è compromessa dalla mancanza di percorsi adeguati e dalla presenza di motorini che mettono a rischio l’incolumità dei ciclisti. Chiediamo al Sindaco di avviare i lavori necessari per completare le piste ciclabili interrotte, a iniziare dalla via De Larderel così come già programmato, e garantire un ambiente sicuro per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto”, questo è l’appello al sindaco inviato venerdì scorso dal Coordinamento Livornese per la Mobilità Sostenibile che raggruppa Fiab Triglie in bicicletta, Wwf, Lipu, Ecomondo, Associazione Paraplegici, Terra Maestra e cittadini che fanno uso della bicicletta. Le piste ciclabili sono sguarnite di snodi e raccordi necessari per permettere una percorribilità in sicurezza, la ciclovia deve essere completata con i lavori da fare per collegare il nord della città già finanziati ma che non partono e la scelta della bici come mezzo di trasporto deve essere tutelata. Sullo sfondo ci sono le politiche correlate riguardo l’indotto economico del cicloturismo, l’ecologia e la mobilità. Mancano i raccordi e la pista in via De Larderdel per completare la rete con la ciclabile di via Galilei e viale Carducci, la ciclabile ai Quattro Mori finisce nel nulla come quelle in piazza della Repubblica e le opere vanno completate sia alla Bellana che a San Marco che in piazza Garibaldi per completare la Ciclovia Tirrenica, l’opera voluta da Roma e dal Ministero dei Trasporti, che una volta completata dovrebbe collegare il Calambrone al Romito. Tutti i lavori sono già stati commissionati e finanziati ad eccetto il tratto del Romito. Queste in sintesi le proteste del coordinamento dei ciclisti livornesi che da anni chiede risposte: “Sollecitiamo il sindaco e anche alla svelta perché siamo alla fine del mandato” dichiara coordinatrice Graziella Rossini “la rete va completata, le ciclabili non ci sono e i progetti sono già stati finanziati, mettiamo che io debba andare da via Roma alla Leccia, in bici non è possibile. Mancano i raccordi e c’è tanto lavoro da fare nelle zone che abbiamo segnalato nel comunicato inviato al sindaco che sono convinta che ci risponderà al più presto”. Nel comunicato del Coordinamento ci sono anche le proteste per le rastrelliere basse che sono inadatte perché permettendo di legare la ruota e non il telaio sono a rischio furto e mancano i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali sono pericolosi. Inoltre si richiede anche la creazione di percorsi educativi a disincentivare l’uso dello scooter e dei mezzi motorizzati in tutte le fasce di età e l’invito a vedere la bicicletta come un mezzo di trasporto non in antitesi con gli altri mezzi.
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