Non sono mai riuscito a comprendere perchè non sia arrivato a giocare in serie A1. Mi riferisco ad Alessandro Zanier – detto “Biscetta” o “Zaza” – è il fratello di Stefano. Nato nel 1974, Ale aveva un talento da vendere, movimenti naturali e armonici. Ha giocato nei ruoli di play e guardia, la cosa che mi faceva impazzire era il suo passaggio fulminante battuto a terra, un capolavoro per i palati sopraffini presenti in tribuna. Ci vuole orecchio, personalità e tempo per eseguire certi movimenti, bisogna pensare e giocare, pensare e difendere. A proposito di difesa, Zanier grazie a due braccia lunghe riusciva a esercitare una forte pressione sull’ avversario, il che significa – molte volte – tagliare alla squadra rivale la possibilità di rifornimenti. Bella la capacità di di slalomeggiare nelle aree più affollate, ottima la sua virata, il cambio di velocità e l’arresto e tiro. Il premio Umanità e Cordialità nella Pallacanestro è stato assegnato con pieno merito ad ad Alessandro Zanier, premiato da Valerio Bianchini alla XXIX Edizione del Tosarello, nel 2017. Alessandro è cresciuto nel settore giovanile dell’AB Latina, ha vinto uno scudetto Juniores, ha esordito in Serie C a 16 anni con l’AB Latina. A 23 anni gioca con la Virtus Latina di coach Alberto Brogialdi – stagione 1997-98 – nel campionato di B1, resta in maglia pontina per due stagioni prima di approdare a Brindisi, sempre in B1. Alessandro torna nel capoluogo per vestire nuovamente la canotta dell’AB Latina, con cui vince il campionato cadetto per poi trasferirsi a Sezze e successivamente ad Aprilia. A seguire ha vinto ulteriori due campionati con Sabaudia e Cisterna. Alessandro è sposato con Francesca Treviglio, ex cestista ad alti livelli.
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