Hamed Hamza, l’accusato dell’omicidio di Denny Magina, è fuori dal carcere

Ordinanza di arresti domiciliari per le molestie all'ex fidanzata, rimandata l'udienza per l'accusa di omicidio

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LIVORNO – Hamed Hamza, detto il “pugile”, il tunisino accusato di aver ucciso il 29 enne livornese Denny Magina l’estate di due anni fa colpendolo con un pugno e facendolo volare dalla finestra del quarto piano di un appartamento di edilizia popolare in via Giordano Bruno adibito a centrale dello spaccio di cocaina, è stato scarcerato nella giornata di oggi a seguito dell’accoglimento dell’istanza della sua avvocata, la livornese Barbara Luceri. Andando con ordine si deve specificare che l’ordinanza di scarcerazione emessa nei confronti di Hamza non si riferisce all’omicidio Magina, per il quale ancora non è stata emessa nessuna ordinanza restrittiva, né nei confronti di Hamza, né nei confronti dell’altro imputato, Amine Ben Nossra, anch’esso tunisino. Inoltre sui due pende anche l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, anch’essa, come il capo d’accusa per l’omicidio Magina, da espletare in toto. Hamza, tornando all’istanza di scarcerazione di oggi, era in carcere per il maltrattamento e le molestie nei confronti dell’ex fidanzata. Per lui dapprima erano stati disposti i domiciliari, per la precisione in un appartamento in cui risiedeva, ancora alla Guglia, stesso quartiere in cui è stato assassinato Denny Magina. In seguito però Hamza infrangeva il divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex, recandosi presso la sala slot in cui ella lavorava. L’episodio, accaduto alcuni mesi fa, aveva implicato la restrizione in carcere, e nel frattempo l’imputato avrebbe pure perduto l’appartamento di residenza. Con il passare del tempo, l’ordinanza di custodia in carcere è stata di nuovo commutata negli arresti domiciliari, ma essendo Hamza senza tetto, la sua detenzione è rimasta attiva. Fino ai fatti odierni, ovvero la scarcerazione in ragione del nuovo appartamento ottenuto dal tunisino in cui scontare i domiciliari. Per quanto riguarda il processo Magina c’è da rendere nota un’altra notizia: il dibattimento, previsto per lunedì scorso, è stato rinviato a metà gennaio a causa di un “legittimo impedimento”. A fine gennaio inoltre è attesa un’altra udienza correlata, quella per spaccio di stupefacenti nell’appartamento di via Giordano Bruno.


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