SANTI COSMA E DAMIANO – E’ stato arrestato a Santi Cosma e Damiano il 65enne Domenico Buonamano. L’uomo, attualmente ai domiciliari, deve scontare una condanna a 14 anni di reclusione per un grave crimine commesso quasi tre decenni fa. Si tratta dell’omicidio di Michele Borriello, avvenuto a Vitulazio, in provincia di Caserta, nella tragica serata del 29 ottobre 1992.
La vittima, un giovane di soli 29 anni, fu uccisa in un agguato particolarmente violento, caratterizzato da 11 colpi di arma da fuoco. L’omicidio fu ulteriormente aggravato dalla presenza di connotazioni mafiose. In quell’occasione, un altro giovane di Vitulazio rimase gravemente ferito, subendo danni fisici permanenti, a causa dei colpi sparati.
Solo nel 2020, le indagini avevano portato all’arresto di quattro individui, tra cui Walter Schiavone, una figura di spicco nel clan dei Casalesi, e Sebastiano Panaro, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. A questi si erano aggiunti Giovanni Di Gaetano e proprio Domenico Buonamano, originario di Santi Cosma e Damiano. Le indagini avevano rivelato che gli ultimi due avevano fornito supporto a Panaro, portandolo sul luogo del delitto a bordo di un’auto rubata, successivamente incendiata.
La sentenza era giunta a distanza di 29 anni dall’omicidio, nel settembre 2021. In quell’occasione, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli aveva emesso una sentenza con rito abbreviato che aveva assolto Sebastiano Panaro e condannato a 14 anni Domenico Buonamano e Giovanni Di Gaetano.
Secondo gli investigatori della Direzione distrettuale antimafia, il movente di questo tragico delitto sarebbe stato legato all’appropriazione indebita dei proventi derivanti dalle attività estorsive del clan. La vittima, Michele Borriello, avrebbe agito in modo arbitrario, trattenendo le quote di denaro senza condividerle con il gruppo criminale.
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