Grecia ” E’ la più grande tragedia del Mediterraneo, si temono 600 morti “

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Operazioni di salvataggio della guardia costiera. Salvati oltre 1.200 migranti, Mar Mediterraneo, 11 marzo 2023. ANSA/Ufficio stampa Guardia Costiera

Oggi riunione Ue sui soccorsi. Si temono 600 morti
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Governo greco: peschereccio rifiutò aiuto due ore prima del naufragio
“La nave della guardia costiera si è avvicinata al peschereccio (poi naufragato al largo del Peloponneso ndr.) due ore prima del naufragio. Le persone a bordo hanno rifiutato qualsiasi aiuto” dicendo “’No help, go Italy’” e “il peschereccio ha continuato la sua strada”. Lo ha dichiarato il portavoce del governo greco, Ilias Siakandaris, parlando con la tv di Stato Ert del tragico naufragio avvenuto al largo di Pylos, aggiungendo che “la guardia costiera non ha lanciato una corda di ormeggio verso il peschereccio” e che “l’approccio della Guardia Costiera non può essere collegato all’affondamento del peschereccio in termini di tempo”.

“Le autorità portuali hanno rapidamente proceduto alla fase di indagine preliminare. Hanno identificato 9 persone tra i salvati come sospetti trafficanti e quindi il loro destino è separato da ora in poi dal resto dei sopravvissuti. Sono trattenuti a Kalamata e uno è in ospedale”, ha detto il rappresentante del governo di Atene.

Amnesty: «Tragedia evitabile, necessari percorsi sicuri verso l’Europa»
«Siamo di fronte a una tragedia di dimensioni inimmaginabili, che oltretutto era totalmente evitabile. Sollecitiamo un’indagine urgente, approfondita, indipendente e imparziale su cosa abbia causato questa catastrofe e chiediamo assistenza e sostegno per le persone sopravvissute»

Lo ha dichiarato Adriana Tidona, ricercatrice di Amnesty International sulle migrazioni. «Il mondo attende – aggiunge la ricercatrice – che le persone sopravvissute a questa tragedia possano raccontare cosa è accaduto. Nel frattempo, siamo profondamente preoccupati per la mancanza di chiarezza nella versione fornita dalle autorità greche. La guardia costiera greca ha dichiarato che persone non meglio specificate a bordo dell’imbarcazione ‘hanno rifiutato’ l’assistenza della Grecia intendendo proseguire verso l’Italia. A bordo c’erano centinaia di persone ed è impossibile che a ciascuna di loro sia stato chiesto cosa volesse fare. Il governo di Atene aveva specifiche responsabilità nei confronti di ogni persona che si trovava sull’imbarcazione, che era chiaramente in difficoltà».

«Occorre indagare urgentemente – prosegue Tidona – sulle circostanze del naufragio. Ma questa tragedia è solo l’ultima di una lunga serie di naufragi, in Grecia e altrove in Europa, del tutto evitabili. Oggi ci sono famiglie che piangono i loro cari e un numero ancora maggiore è alla ricerca di persone che non si riesce più a contattare. I politici europei avrebbero potuto prevenire tutto questo sin dall’inizio, istituendo percorsi legali e sicuri verso l’Europa. Ecco l’unico modo per evitare queste tragedie così frequenti».

Guardia costiera greca conferma tentato salvataggio

«Circa tre ore prima dell’affondamento della nave A/C, la motovedetta costiera L.S.-EL.AKT. si è avvicinata e ha calato una piccola corda sull’A/C per accertarsi delle condizioni della nave e dei suoi occupanti. Questa procedura è durata alcuni minuti e poi, dopo che la piccola imbarcazione è stata slegata dagli stessi migranti, si è allontanata e ha osservato l’A/C da una distanza ravvicinata».

È questo il comunicato della Guardia costiera ellenica, riportato dall’emittente greca Ert, a proposito delle ore precedenti al naufragio del peschereccio a largo di Pylos.

 


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